BARI - Eroi ogni giorno. Ci difendono dagli incendi, corrono in nostro soccorso per salvarci dalle catastrofi, sono i primi a scavare tra le macerie, ad affrontare le alluvioni, ad intervenire con i soccorritori del 118 sulla strada dopo gli incidenti. I Vigli del fuoco fanno parte di una categoria professionale ad alto rischio, pronta ad aiutare chiunque sia in pericolo, anche a costo della propria vita. Sono esposti alle fiamme, fumo, gas tossici, possibili crolli, sostanze chimiche e calamità atmosferiche.
Santa Barbara è la Santa che rappresenta la capacità di affrontare il pericolo con fede, coraggio e serenità anche quando non c’è alcuna via di scampo. Per questo motivo è stata eletta patrona dei Vigili del Fuoco, in quanto protettrice di coloro che si trovano in pericolo di morte improvvisa. Santa Barbara è protettrice anche della Guardia Costiera, altro Corpo che svolge funzioni fondamentali, occupandosi della sicurezza del mare.
Per tale ragione questa mattina, alle 10.15 nell’ambito dei festeggiamenti in onore di Santa Barbara sul Lungomare Imperatore Augusto ha avuto luogo una esercitazione dimostrativa congiunta «search and rescue (cerca e salva) ed antincendio in mare» che sarà effettuata nello specchio d’acqua antistante la Basilica di San Nicola.
Alle 11, presso la Basilica, il priore padre Giovanni Distante, ha celebrato poi una messa. Afferiscono al Comando di Bari dei Vigili del Fuoco complessivamente 540 unità, un piccolo esercito composto da professionisti specializzati, quadre di ingegneri, geometri, periti e unità operative. Bari dispone di un parco mezzi composta da 200 veicoli di ogni genere e tipo (dalle autobotti, ai rimorchi, alle auto campagnole) circa metà delle quali vengono impiegate in attività operative di soccorso.
Ogni giorno squadre di vigili (in ogni turno sono aggregati mediamente poco meno di una decina di uomini) partono dalle sede del comando provinciale (4.119 interventi dall’inizio dell’anno al 30 novembre), dai distaccamenti cittadini di Carrassi (1.989 interventi), Fiera (1.916) e Aeroporto (57), da quelli provinciali di Altamura (1.285), Molfetta (1.235), Putignano (978), Corato (697), Monopoli (646) e Cassano (28), dalla sedi operative del Nucleo sommozzatori (35 interventi), Nautici (19) ed Elinucleo (11) per assistere ai bisogni e alle emergenze di una popolazione composta da più di 1milione e 200mila persone che popola 41 comuni.
Nel periodo novembre 2022-novembre 2023 gli interventi effettuati in tutta la provincia sono stati 12.021. I più numerosi sono stati quelli per incendi, più di 5.000 compresi gli incendi boschivi. Nel dettaglio 1.799 sono stati gli incendi generici e 2.677 quelli che hanno riguardato la vegetazione.
Gli interventi per crolli e dissesti statici sono stati 1.146, altri 74 per recupero merci e beni, 4 per incendi di aeromobili, 4 per incendi navali. Le richieste di aiuto che hanno attivato il soccorso a persone in immediato pericolo sono state 947, le attività conseguenti a danni provocati dall’acqua 425. Ancora. Gli interventi sulle scene di incidenti stradali 337, di incidenti che hanno coinvolto aeromobili 11.
C’è poi il fenomeno dei falsi allarmi e degli interventi non più necessari che sono stati 44 i primi e 1.213 i secondi. Ogni giorno, presso la sala operativa del Vigli del Fuoco che rispondono al numero 115, arrivano mediamente 3 chiamate e mezzo che si rivelano ingannevoli, errate, superflue, avventate (dal gatto bloccato sull’albero all’inquilino che non riesce più ad entrare in casa) ma che mobilitano comunque uomini e mezzi.
I vigili del fuoco di Bari sono stati presenti in diversi eventi calamitosi come le alluvione in Emilia Romagna (Forlì), Toscana (Prato) e Brindisi e il crollo di una palazzina a Matera.
Anche se li chiamiamo vigili del fuoco, in realtà la loro opera di soccorso si occupa di emergenze di ogni tipo.
Appartengono ad una categoria che, in molti casi, considera il proprio lavoro come una vera e propria missione al sostegno degli altri. Con risorse limitate e per uno stipendio modesto, sono chiamati sempre a intervenire in situazioni ad alto rischio.