BARI - Tutti in coda appassionatamente - e molto arrabbiati, puro eufemismo - sulla Statale 16 nei pressi di Polignano. L’epicentro, tra ingorghi, disagi e incidenti, si estende lungo gli oltre 3 chilometri (dal km 832 al km 835,350) del cantiere, che si trasformano in un percorso di vera e propria passione (e pazienza). E infatti, ormai da settimane, chi percorre una delle arterie più trafficate d’Italia, è costretto a subire le ripercussioni dei lavori lumaca - dovrebbero terminare per fine maggio - lungo tutto il tratto tra Mola e Monopoli, passando per Cozze e Polignano a Mare.
A passo d’uomo
Auto e mezzi pesanti sono costretti ad andare a passo d’uomo a causa dei lavori in corso che prevedono la chiusura dellecorsie di sorpasso per la sostituzione dello spartitraffico centrale. Basta poi un piccolo intoppo - anche un lieve incidente - per far precipitare la situazione, non solo nelle giornate da «bollino rosso», come nell’ultimo ponte di aprile, ma anche nelle giornate di presunto traffico ordinario. D’altronde, com’è noto, la striscia d’asfalto a quattro corsie che dal capoluogo tira giù dritto verso il Salento è un tratto classificato a forte tasso di incidenti - in media circolano 46mila veicoli al giorno (dati Anas-Ministero dei Trasporti) -, con il 59 per cento dei casi dovuti ai tamponamenti.
Imbottigliamenti
Ora, in vista del prossimo weekend, anch’esso annunciato molto caldo, il pericolo imbottigliamenti è ben palese, per cui anche l’Anas sta correndo ai ripari, assicurando «che i tratti di Mola, Polignano e Fasano saranno presidiati da propri addetti».
Sfoghi social
Basterà? Certo è che baresi e non, sono sul piede di guerra, come testimoniano gli sfoghi sui social dei tanti rimasti imprigionati in auto nei giorni scorsi solo per aver tentato di beneficiare delle giornate di beltempo, approfittandone per fare una puntata al mare o in campagna. La gita nel dì di festa si è quindi rivelata un incubo per molti, forzati dell’ingorgo loro malgrado. «Nella narrazione della Puglia 365 giorni tutto l’anno, c’è una realtà: 80 minuti per percorrere 40 km sulla S.S.16. Irresponsabili. Meglio chiuderla, in estate si conteranno morti», dice Enzo Patino anche in relazione agli incidenti - ben otto, con sei feriti (tamponamenti al bivio Cozze-Conversano, sulla Polignano-Mola e sulla Mola-Torre a Mare) tra il 22 e il 25 aprile -, registrati nel ponte della Liberazione, a conferma della pericolosità della Ss, non a caso interessata da un progetto di variante. «Iniziare i lavori per sostituire il “New Jersey” ad aprile, sull’unica arteria che collega il Salento al resto d’Italia. Da premio Nobel», chiosa un altro internauta barese incappato nella coda da festivo. «Cosa aspettiamo ad eliminare i cantieri? Gli incidenti sono quotidiani, fortunatamente per ora senza vittime», incalza. Insomma, la rabbia corre sui social. Non senza un pizzico di ragione.