Show di San Nicola , il bello della diretta si limita alla trasmissione in televisione. Niente pubblico, né emozioni dal vivo, come impongono le precauzioni da emergenza sanitaria. Il simbolico spettacolo di teatro, musica e danza si avvale di scenari e suggestioni offerti dal sagrato della Basilica, con giochi di luce e inquadrature che rendono atmosfera e rappresentazione quasi magiche.
Così al posto del corteo storico in versione grande evento - a cui eravamo ormai abituati da quasi vent’anni - delle edizioni ante Coronavirus, ieri sera è andato in onda, sul palco allestito tra Portico del Pellegrino e Basilica pontificia, un simbolico e apprezzato show (trasmesso in diretta televisiva su Telenorba) incentrato sull’evocazione della mirabile impresa compiuta quasi mille anni fa dai sessantadue, temerari e arditi, marinai baresi per portare a Bari le reliquie del vescovo di Myra. Aggiudicatario del bando di gara, il Gruppo IdeAzione di Christian Calabrese.
Non è un caso che sul palco compaia un’imbarcazione, simbolo della nave - chiamata impropriamente caravella dai baresi - che nel 1087 portò nel capoluogo i santi resti trafugati dalla Turchia, mentre sono una cinquantina gli orchestrali che accompagnano la rappresentazione dalle pedane installate davanti al Portico del Pellegrino. La voce affidata al popolo incoraggia i suoi sessantadue marinai mentre l’abate Elia, che accoglie le ossa del santo, ripercorre la vita e le opere del vescovo di Myra soffermandosi sui tre più famosi miracoli attribuiti al santo. Dalla scalinata della Basilica attori e i danzatori della compagnia Badathea, guidati dal regista e fondatore Nicola Valenzano, con virtuosismi ed evoluzioni celebrano il rito della traslazione delle spoglie del protettore delle fanciulle da marito, dei bambini e dei marinai, con l’adattamento di una commedia di Vito Maurogiovanni, dal titolo «Nicolaus (e venne dal mare)». Sei i quadri intervallati da musiche e coreografie, mentre le evoluzioni degli acrobati per motivi tecnici legati alla diretta tv, sono state registrate solo durante le prove.
resistere, resistere, resistere «Quest’anno, come lo scorso anno, ci siamo dovuti accontentare di partecipare soltanto attraverso la televisione e i canali social ufficiali», commenta il sindaco Antonio Decaro, sottolineando di aver voluto comunque voluto realizzare lo
spettacolo «nonostante le restrizioni ancora in corso, ancora senza pubblico, in onore della nostra tradizione».
«Tutto ciò non deve toglierci la magia dei giorni più attesi dell’anno per noi baresi - aggiunge -. Lo so, la festa di San Nicola manca anche a me, così come so che siamo tutti stanchi delle restrizioni e di non poter tornare a vivere la città come vorremmo». «Dobbiamo resistere ancora un po’, per il nostro bene, per tornare a goderci tutto quello che ci manca al più presto», conclude il primo cittadino.
(foto Luca Turi)

















