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Bari, «My Deejay ten», sul lungomare le frecce rosse segna-chilometri

 
antonella fanizzi

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antonella fanizzi

Si correrà in tutta italia l’11 ottobre, ma in forma individuale, rispettando le distanze

Domenica 23 Agosto 2020, 13:56

BARI - I cartelloni pubblicitari e le frecce segna-chilometri che costellano il lungomare sono comparsi con grande anticipo rispetto alla data fissata per la gara, in programma l’11 ottobre. «È un invito a partecipare a un rito collettivo - commenta l’assessore allo Sport, Pietro Petruzzelli - che però quest’anno non potrà aggregare fisicamente migliaia di podisti. Ogni concorrente dovrà correre in autonomia, rispettando il distanziamento imposto dalla normativa anti Covid».

Bari rientra, ancora una volta, fra le città individuate da Linus, e cioè dal conduttore radiofonico e televisivo Pasquale Di Molfetta che è anche direttore artistico di Radio Deejay, e dal suo staff per la corsa non competitiva che, fino all’edizione 2019, ha attraversato tutta l’Italia. Ma questa edizione della Deejay ten, ribattezzata «My Deejay ten», sarà differente rispetto a tutte le altre: nessuna onda arancione (il colore delle maglie indossate dagli 11mila lo scorso anno), nessuna festa per i fedelissimi della corsa. Gli atleti e chi ama tenersi in forma potrà iscriversi comunque alla maratona virtuale, scaricando una app e seguendo le istruzioni contenute nel regolamento. La corsa o la camminata potrà essere svolta nel luogo che si preferisce in uno spazio temporale che va dalle 10 del mattino alle 15 del pomeriggio. Per Bari l’itinerario si snoda sul lungomare.

Due le tipologie di partecipazione: la corsa di 10 chilometri riservata a chi ha compiuto almeno i 16 anni e quella di 5 chilometri dai 14 anni in su. Requisito fondamentale per la registrazione della propria attività è l’utilizzo dell’apposita app My Deejay Race che dovrà essere installata sul proprio smartphone. La app sarà disponibile per Android e IOS nei rispettivi store e sarà scaricabile gratuitamente. Senza l’utilizzo della app non potrà essere rilevato il tempo di percorrenza del percorso prescelto.

C’è come sempre una quota di iscrizione, che sta sollevando polemiche: se la maratona si fosse svolta, come da calendario, l’8 marzo, il contributo sarebbe stato di 15 euro. Per la gara virtuale in un’unica giornata gli organizzatori hanno incrementato la quota di ulteriori 5 euro, rincari giudicati negativamente da molti: per questo motivo in tanti rinunceranno alla competizione. I runner riceveranno al proprio domicilio il pettorale personalizzato, la medaglia di partecipazione, la t-shirt ufficiale, il diploma digitale scaricabile alla fine dell’evento e i voucher promozionali offerti dagli sponsor.

L’assessore Petruzzelli si tira fuori dalle polemiche: «L’organizzazione non è del Comune. Ognuno è libero di aderire o meno a un’iniziativa che resta privata. Il percorso scandito dalle frecce è comunque un’occasione per tenersi in allenamento. Potremo tornare a stare insieme soltanto quando il virus non farà più paura e quando non sarà a rischio la salute dei cittadini». 

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