BARI - A Pane e Pomodoro non sono bastate le transenne con i nastri rossi, che vietavano l’accesso al mare, a trattenere i bagnanti dal fare i primi bagni di stagione. E stessa solfa lungo tutte le spiagge pubbliche, da San Girolamo a Torre Quetta.
Complice un weekend di sole e temperature estive, l’assalto alle spiagge cittadine è stato assicurato, in troppi incuranti dell’emergenza pandemica e delle relative misure da adottare, nonché dell’ordinanza regionale numero 237 che autorizza solo a partire da domani le attività balneari.
«Sindaco disponga un servizio preventivo dalle ore 8 alle 19 con il personale della Multiservizi e una vigilanza dinamica della polizia municipale per evitare gli assembramenti» tuona sui social Ottavio De Gregorio, presidente del «Comitato gruppo sostenitori Pane e Pomodoro», dopo aver assistito ai tanti baresi che hanno affollato già da ieri la spiaggia comunale pubblica ad accesso gratis.
Insomma la voglia di mare, di tuffarsi e prendere il sole pare non abbia nessuna intenzione di fare i conti con il Covid e con le misure dettate ad evitare il contagio nella Fase 2 in corso.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha lavorato di gran lena per rendere fruibili le spiagge da domani. Le attività di manutenzione, affidate al Comune, hanno riguardato anche le zone di Torre Quetta e il lungomare di San Girolamo, quest’estate adattate alla nuova realtà di emergenza sanitaria. Sono stati ripristinati i camminamenti e le tavole dei pontili a Torre Quetta, rifatte e spianate le aree in ghiaino sul lungomare nord, si è provveduto alla carteggiatura e verniciatura delle strutture metalliche; si è installata la cartellonistica, in italiano e in inglese, lungo la litoranea in corrispondenza delle spiagge libere della città, al fine di invitare i bagnanti all’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione in relazione all’emergenza sanitaria.
«Abbiamo riattivato le manutenzioni per risolvere alcune criticità e rendere più accoglienti le porzioni di litorale più frequentate» ha sottolineato Giuseppe Galasso, assessore comunale ai Lavori pubblici. Tuttavia, le spiagge arrancano sul resto, nonostante una serie di disposizioni di natura eccezionale dettate dal periodo. Per esempio, gli esercizi di ristorazione, e quindi anche quelli presenti sul lungomare di San Girolamo e a Torre Quetta, sono esonerati dal pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico e del canone relativo. Così come, per favorire la ripresa delle attività economiche, fino al 31 ottobre la domanda per occupare il suolo pubblico o ampliare le superfici già concesse è semplificata: è sufficiente una semplice domanda con annessa planimetria. Resta da capire cosa fare nelle zone dei giochi destinati ai bambini, cosa accade alla piscina di Torre Quetta, come va gestito il salvamento. Di fatto, le spiagge libere non sono attrezzate per garantire il rispetto delle note regole sul distanziamento sociale, così come l’impossibilità a sostare sulla battigia o a dedicarsi ad attività ludico-sportive di gruppo ha bisogno di essere garantita da una supervisione che non sembra possa essere affidata solo al buon senso dei baresi, pronti a trasferire la movida serale in movida anche balneare.