Sabato 06 Settembre 2025 | 23:53

Bari «riparte»: negozi e bar aperti, mascherine e distanziamento. Scritte su vetrine: «Bentornati»

 
Redazione online (foto e video Luca Turi)

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Redazione online (foto e video Luca Turi)

Davanti ad alcuni punti vendita si sono formate code. Bar e ristoranti riaprono con menu online e metro di distanza

Lunedì 18 Maggio 2020, 11:56

19:13

Si sono formate anche code dinanzi ai negozi più grandi del centro di Bari che oggi hanno riaperto al pubblico. Almeno una cinquantina di persone ha affollato, a distanza di sicurezza una dall’altro, l’ingresso del punto vendita di una delle multinazionali in via Sparano. Nel negozio di abbigliamento, tre piani più uno interrato, è consentito l’ingresso di 15 persone per volta a piano. In vari punti del negozio ci sono i dispenser con i gel igienizzanti e un contenitore con i guanti monouso distribuiti ai clienti per toccare gli abiti. Tutti indossano la mascherina. All’ingresso un addetto alla sicurezza controlla il rispetto della distanza di sicurezza delle persone in attesa in coda e contingenta gli ingressi, contando quanti clienti entrano ed escono.
La città, con quasi tutte le attività riaperte, ha ripreso ad animarsi come e forse di più di prima del lockdown. «Per essere un lunedì mattina - dice una commerciante - c'è molta più gente del solito, ma immagino sia una reazione dopo una così lunga chiusura». Le vie del centro sono piene di persone che passeggiano, guardano le vetrine, entrano nei negozi o si siedono ai tavolini dei bar, opportunamente distanziati tra loro e indossando mascherine.

Da «Bentornati» a «siamo così felici di vederti» e «ci siete mancati, entrate». Così i commercianti baresi hanno accolto stamattina i clienti nel primo giorno di riapertura dopo il lockdown, scrivendolo a lettere cubitali sulle vetrine dei negozi. Agli ingressi, poi, ci sono i cartelli informativi sulle misure di sicurezza da adottare, mascherina, distanza, guanti monouso, e gli erogatori di gel igienizzanti, anche a infrarossi per evitare che si tocchino. Nelle principali strade baresi dello shopping, via Sparano e via Argiro, decine di negozi hanno rialzato le saracinesche e hanno già clienti all’interno, con il personale che si assicura che vengano rispettate le distanze. «Se per questa volta non ci stringiamo la mano, lo facciamo per prenderci cura di voi» c'è scritto sulla vetrina della gioielleria Pandora. C'è anche qualche commerciante che è andato anche oltre le prescrizioni definite dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. È il caso dei due punti vendita Sorrisi, dove sarà misurata la temperatura all’ingresso e una stiratrice a vapore verticale consentirà di igienizzare i capi di abbigliamento ogni volta che saranno indossati. «Siamo emozionati per la riapertura - dice la titolare Fulvia Serini - , ma vogliamo farlo garantendo serenità ai nostri collaboratori e ai clienti». C'è già la lista delle prenotazioni, con «grande richiesta - spiega - di abbigliamento informale e comodo per le attività all’aperto di cui tutti avremo bisogno dopo un così lungo periodo in casa».

Al ristorante, nelle pizzerie o nei pub, i tavoli devono essere disposti in modo che sia garantito il distanziamento interpersonale di almeno un metro tra i clienti che dovranno indossare la mascherina. E’ quanto prevede l'ordinanza regionale emanata ieri in tarda serata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per la ripartenza della ristorazione da questa mattina.
La distanza di un metro «può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet», si legge nel provvedimento. Per i menù bisognerà favorire la consultazione online sul cellulare o predisporre menù in stampa plastificata e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei usa e getta.
AI clienti potrà essere misurata la temperatura corporea all’ingresso del locale, e l’accesso dovrà avvenire principalmente tramite prenotazione. «Laddove possibile - è scritto ancora nell’ordinanza regionale - privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro».

Per quanto riguarda la consumazione al banco, «è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno un metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale», cioè parenti e fidanzati.
La consumazione a buffet non è consentita; il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani. I ristoratori dovranno «favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche. Al termine di ogni servizio al tavolo andrà fatta la disinfezione delle superfici non coperte con tovaglie (monouso o da sostituire ad ogni servizio).

(foto e video Luca Turi)

NEL POMERIGGIO IN VIA SPARANO - A Bari continua l'assalto ai negozi in questa prima giornata di ripartenza della Fase 2: in Via Sparano, prosegue anche nel pomeriggio il flusso di persone che si mette in coda per entrare nei negozi. Da Zara a Pandora file ordinate per poter ricominciare ad acquistare al dettaglio. E la città ricomincia pian piano a popolarsi e a tornare alla normalità rispettando rigorosamente le misure anti contagio. L'effetto è d'impatto: dove fino a pochi giorni fa non circolava nemmeno un'anima, adesso famiglie, amici e coppie passeggiano tranquille per le vie del centro. Siamo andati in giro per documentarvelo.

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