La patologia renale ha andamento progressivo che sfocia, se non prevenuta, in malattia (100 milioni di persone, in Europa) e mortalità (3-5 milioni/anno nel mondo). Essa riguarda il 10% della popolazione adulta italiana e se ne teme aumento dovuto a diabete, obesità, ipertensione arteriosa, patologie cardiovascolari, invecchiamento, storia familiare di malattia renale, fumo, abuso di alcol e di sale da cucina (fattori di rischio). Allo stato avanzato, si ricorre a dialisi e trapianto di rene, rispettivamente in aumento del 43,1% e del 34,4%. Circa la metà dei pazienti ne ignora la presenza persino se la malattia ha raggiunto la fase avanzata. Riconoscimento e precoce trattamento dei fattori di rischio consentono sopravvivenza e qualità di vita. Siamo invitati a controllare periodicamente pressione arteriosa, esame delle urine, glicemia, evitare sovrappeso/obesità, seguendo indicazioni del medico di fiducia. IL TUMORE RENALE : è lo spettro incombente evidenziato dall’ Istituto Naz. Tumori di Milano : “si tratta di patologia in crescente incidenza che in Italia registra oltre 13 mila nuove diagnosi /anno, con rapporto uomo /donna: 2 a 1 (forme più rare anche in giovani). “Circa il 50% dei tumori renali è diagnosticato quando la massa è inferiore ai 4 cm “Fino a pochi anni fa, ogni formazione renale, anche piccola, portava facilmente alla rimozione del rene. Oggi, il trattamento è diversificato e in generale più conservativo. Quando l’indicazione rimane chirurgica, si preferisce la resezione parziale del rene, possibilmente con approccio mini-invasivo, laparoscopico o laparoscopico robotico”… stiamo esplorando nuove tecniche di diagnosi, inclusa la biopsia liquida, tecnica innovativa che mira a identificare DNA e cellule tumorali circolanti nel sangue (dr Nicola Nicolai, responsabile SC Oncologia Chirurgica Urologica). L’impiego dell’intelligenza artificiale e del machine learning (sottoinsieme dell'intelligenza artificiale che si occupa di creare sistemi che apprendono o migliorano le performance in base ai dati che utilizzano) nelle immagini radiologiche sta aprendo nuovi orizzonti nella diagnosi del tumore renale, migliorando accuratezza e capacità di distinguere tra tumori benigni e maligni. Negli ultimi anni, oltre a chirurgia mininvasiva, che permette di rimuovere solo il tumore, tecniche come termoablazione, crioterapia e radioterapia stanno emergendo come opzioni valide per il trattamento delle piccole masse renali. “Tra i primi, in Italia – conclude Nicolai - abbiamo introdotto la crioterapia percutanea con ottimi risultati”, Per i tumori più avanzati per il cui trattamento, l'intervento chirurgico resta fondamentale, le tecniche chirurgiche innovative, anche grazie alla collaborazione con la radiologia interventistica, e l’integrazione coi nuovi trattamenti medici, stanno riducendo i rischi e migliorando i risultati oncologici. “Oggi – aggiunge il prof. Giuseppe Procopio - sono disponibili approcci terapeutici innovativi per il trattamento della malattia ad alto rischio di recidiva, localmente avanzata e oligometastatica”.

Sabato 15 Marzo 2025, 19:00
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Nicola Simonetti
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