Buongiorno! Eccoci, siamo ancora qui nonostante il caldo massiccio che ci ha piegati, portandoci a combattere anche contro l’aria condizionata e pure con noi stessi. Nonostante noi stessi, mi piace come definizione, per noi stessi.
Capita l’antifona? Molti sono in vacanza, chi al mare, chi in montagna, chi addirittura all’estero e chi sul balcone di casa in compagnia di una grasta di basilico, spacciando quel posto per villa , come quelli che stanno a Rosamarina. Rosamarina, l’Olimpo dei baresi.
Tutta Bari è lì. Anche il Sindaco.
Oggi 19 agosto, iniziamo bene la settimana. Finalmente il rientro del sindaco e della sua corte con la nuova giunta. In ritardo, però l’abbiamo avuta. Qualcuno si sarà chiesto: come mai questo ritardo? Qualcun altro avrà pensato: beh il nostro Sindaco prima di fare una giunta, la forgia!
Madonna mia, queste battute mi vengono così, però non è colpa mia se ognuno di loro ha un cognome tipo… Leccese ed è di Bari, Laforgia, anche se non è un metallurgico, Emiliano che è pugliese.
Oddio, non l’hanno fatto apposta, per essere così si nasce! Anch’io per essere così come sono lo nacqui! Devo dire che però sono nato fortunato.
Nella mia vita ho fatto tanti mestieri, il rappresentante di libri, il cameriere, l’autista, il bagnino, il militare, poi ho visto tanti che facevano il teatro e allora l’ho fatto anch’io, sebbene non sia un mestiere.
Pazienza! Per fortuna sono stato un’intraprendente, specialmente con i mestieri e con le donne! A proposito di queste ultime vi racconto una esperienza di un po’ di tempo fa.
Un giorno andai alla stazione ferroviaria e presi il primo treno che passava. Andava a Tortona! Mi ritrovai seduto in uno scompartimento completamente solo.
Ad un certo punto entrò una bella ragazza, bella come poche se ne vedono.
Era un misto di bellezza fra Lisa Gastoni e Romina Power, bella e intelligente e mi guardava negli occhi. Lì cominciai subito a farle la corte, lei sorrideva ai miei ammiccamenti, io pure ai suoi. Le raccontai una ventina di storie anche se non erano le mie.
Lei non rise nemmeno una volta e continuò a guardarmi negli occhi.
Li capii che pensava ad altro di me! Le cantai anche una canzone di Peppino Gagliardi, «come le viole anche tu». Insomma arrivammo a Tortona.
Scendemmo dal treno, la trascinai su una panchina della piazza della stazione.
Lei non parlava, forse era tedesca! Ad un certo punto lei tirò fuori dalla borsa un foglio di carta, una penna e disegnò un piatto, un tovagliolo, una forchetta e un coltello.
Pensai immediatamente che avesse fame e la portai in un ristorante. Ordinai subito di tutto, peperoni, paranza, trippa, seppie ripiene, pollo, garrube e champagne.
Devo dire che a quel punto potevo giustamente affermare che conoscevo la sua lingua, anche se non è facile capire il tedesco! Poi lei disegnò anche velocemente una chitarra e due violini.
Voleva andare a ballare? Ormai ero innamorato di lei, avrei fatto qualsiasi cosa. E quindi andammo a ballare.
Era veramente una ragazza straordinaria. Mi voleva già! Era fatta! A questo punto disegnò un letto. Un letto enorme.
Una ragazza come poche.
Ero fuori di me, sbalordito dalla grande intelligenza di questa ragazza. Andiamo - le dissi-.
Aveva capito che io facevo il rappresentante di mobili. Pensa che ragazza intelligente!
Bari -Tortona, Tortona-Bari.

L’amarcord di un incontro con una ragazza tedesca tra Bari e Tortona. «Capì che facevo il rappresentante di mobili»
Lunedì 19 Agosto 2024, 09:30
Biografia:
Che ci fa Gianni Ciardo sulle pagine Gazzetta? È presto detto. Il noto comico di Bari ogni lunedì scrive sul nostro quotidiano i suoi pensieri in libertà. Ecco a voi le «Ciarderie» commenti semi seri su attualità, cultura e dintorni con la solita verve che contraddistingue l'attore che della baresità è il porta bandiera.
Gianni Ciardo
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