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Beppe Fenoglio, il centenario della nascita e quelle prime edizioni

 
Angelo Sconosciuto

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Beppe Fenoglio, il centenario della nascita e quelle prime edizioni

Tra Giulio Einaudi, Elio Vittorini e Maria Corti

Giovedì 02 Marzo 2023, 21:48

Si è concluso in questi giorni, esattamente il primo marzo scorso, il centenario «Beppe Fenoglio 22», articolatosi in dodici mesi di appuntamenti non solo di letteratura, ma anche di teatro e di musica, di storia e di arte con il dichiarato obiettivo di «celebrare la memoria e l’opera dello scrittore albese». Quasi un evento al giorno se le agenzie di stampa parlano di 250 eventi, tra i quali si annoverano 60 appuntamenti didattici con gli istituti scolastici, 6 appuntamenti con gli Istituti di Cultura italiana all’estero e 7 convegni «di cui l’ultimo, Per il Centenario di Beppe Fenoglio (1922-1963).

“Una parte per il tutto” organizzato dall’Accademia delle Scienze e dall’Università di Torino con la Fondazione Ferrero e il Centro Studi Beppe Fenoglio, si è concluso pochi giorni fa». «La figura di Fenoglio è stata omaggiata da esponenti del mondo della cultura e delle istituzioni, come Roberto Vecchioni, Beppe Rosso, Aldo Cazzullo e Alessandro Baricco e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, invitato ad Alba per ricordare Michele Coppino e Beppe Fenoglio», si è scritto. E qui ricordiamo i suoi libri più noti, tutti usciti per i tipi di Einaudi, le cui prime edizioni, le librerie antiquarie propongono a prezzi oscillanti con forbice decisamente ampia. Il motivo? Forse nelle osservazioni di uno studioso come Giuseppe Petronio che, or sono quasi 50 anni - nel concludere la sua “Storia della Letteratura” parte più evidente delle sue riflessioni su “L’attività letteraria in Italia” -  scriveva: «Un caso a sé è quello del piemontese Beppe Fenoglio (1922-1963), anche perché la maggior parte dei suoi scritti è stata pubblicata in edizioni arbitrarie, e solo in questi giorni ne è apparsa un’edizione critica, che permetterà, certo, di rendersi conto del suo cammino di scrittore. Il primo libro (I ventitré giorni della città di Alba (1952) – proseguiva – è incentrato su un episodio della lotta partigiana nell’albese, e vi è evidente uno sforzo di “estraniamento” narrativo che permetta di smitizzare eppure umanizzare uomini e fatti». E aggiungeva: «Lo stesso atteggiamento – con influenze di Pavese, degli americani, e con studiate sperimentazioni di ibridismo linguistico (lingua e dialetto; italiano e americano) – è nei numerosi libri – racconti e romanzi – che, come si è detto, vanno riletti ora in edizione critica per ricostruirne la fisionomia generale e comporre la storia della formazione ed evoluzione di Fenoglio (La Malora, 1954; Primavera di bellezza, 1959; Giorni di tutti, 1960; Una giornata di fuoco, 1963; Una questione privata, 1965; Il partigiano Johnny, 1968; La paga del sabato, 1969)».

E sono proprio quelle che Petronio chiama “edizioni arbitrarie” a suscitare interesse. In ogni caso, la prima edizione de I ventitré giorni della città di Alba, libro pubblicato il 18 giugno 1952 per Einaudi dalla tipografia Impronta, viene segnalata per la «iconica sobria grafica di Albe Steiner» e perché nella collana “I gettoni” suscita interesse per la nota del direttore della stessa collana, Elio Vittorini. Attualmente sono 4 librerie antiquarie, che propongono il libro e la forbice è ampia: da 99,20 euro a 500, passando per i 250 ed i 300 euro.

Anche La Malora, che reca la data di pubblicazione del 28 luglio 1954 e fu stampata da Einaudi editore presso “Francesco Toso stampatore”, fu pubblicata da Vittorini quale secondo titolo de “I gettoni” e fu – dicono gli esperti in materia - «alla base dell’interruzione dei rapporti tra Fenoglio e la casa editrice Einaudi», perché il giudizio particolarmente critico di Vittorini evidenziava «un timore che abbiamo sul conto proprio dei più dotati tra questi giovani dal piglio moderno e dalla lingua facile». La Malora, prima edizione, è libro che viene proposto a prezzi oscillanti fra 350 e 260 euro, mentre un caso a sé è La paga del sabato, la cui prime edizione fu pubblicata postuma nel 1969. È davvero interessante leggere, alla fine del volume, la nota critica di Maria Corti, la quale racconta la storia del manoscritto di Fenoglio. «Un caso letterario», leggiamo in alcuni cataloghi di librerie antiquarie: un “caso” da accaparrarsi e da collocare in biblioteca. Il costo varia, perché la prima edizione oscilla tra 103,29 e 34 euro, passando per 100, 60, 55, 50, 45, 40, 38, 40, 36 e 30 euro. Chi tardi arriva…

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Angelo Sconosciuto

Il nuovo topo di biblioteca

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«Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito...», ha scritto Marguerite Yourcenar.

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