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Ira di Renzi su Ferrovie Sud-Est
«Uno squallore, faremo pulizia»
Delrio: già tolti tutti gli incarichi

 
Rita Schena

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Rita Schena

Ira di Renzi su Ferrovie Sud-Est«Uno squallore, faremo pulizia»

Domenica 20 Marzo 2016, 10:13

21 Marzo 2016, 09:49

ROMA - «Sulla vicenda squallida di Ferrovie Sud Est andremo fino in fondo. Abbiamo commissariato. E faremo pulizia totale. Il Sud cambia verso». Lo scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi su Twitter, commentando la relazione del commissario dell’azienda con sede a Bari, Andrea Viero.

La società Ferrovie del Sud Est è stata commissariata dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio «in considerazione della grave situazione finanziaria», come previsto dalla legge di stabilità 2016. Ieri il ministero ha ricevuto «una dettagliata e documentata relazione» del commissario Andrea Viero sulle condizioni economiche della società e le loro cause «anche al fine di valutare l’esercizio di un’azione di responsabilità» da parte del ministero.

Tra alcuni dei dati emersi dalla relazione: una spesa per consulenze che in un decennio supera 132 milioni di euro, per un’azienda pubblica che ne incassa circa 150 l’anno ed ha 311 milioni di debiti. Inoltre, Luigi Fiorillo, amministratore di Ferrovie Sud Est tra il 2006 e il 2012, ha raggiunto un compenso, a quanto emerge dalla relazione, di 13 milioni 750mila euro. Dettagliati anche i dati sui costi delle forniture, le consulenze legali e le polizze assicurative.

«Alle Ferrovie Sud Est sono già stati revocati incarichi e ridotti i costi», ha  affermato il ministro dei trasporti, Graziano Delrio che su twitter preannuncia: «presto il piano industriale». Il ministro ricorda che nella società ci sono anche «tanti lavoratori per bene». «Il Sud - conclude - #cambiaverso».

CONSEGNERO' CARTE ALLA PROCURA - Il ministero dei Trasporti «valuterà l'azione di responsabilità» nei confronti degli amministratori di Ferrovie Sud Est e «consegnerà ufficialmente le carte alla Procura»: «poi a breve un piano industriale serio». E’ quanto annuncia il ministro dei Trasporti Graziano Delrio su Facebook.

''Basta carrozze ferme, basta interessi privati e clientelismi, basta opacità, basta sprechi - scrive ancora - Al centro del trasporto pubblico mettiamo i cittadini e i servizi pubblici devono essere comodi, puntuali e far camminare l’Italia a testa alta».

«Il 12 gennaio scorso abbiamo commissariato come governo le Ferrovie Sud Est di Bari - scrive il ministro - ieri abbiamo pubblicato sul sito del Ministero la relazione del Commissario Andrea Viero, facendo luce su una gestione totalmente opaca e reticente.

In questo periodo il commissario, e i sub commissari Angelo Mautone e Domenico Mariani, oltre a scoperchiare i conti hanno iniziato a revocare consulenze e a recuperare risorse sugli sprechi. Molto resta da fare in una situazione gravemente compromessa: il debito della società è di 311 milioni. C'era, dice il commissario, "un’azienda fuori dall’azienda», dove la missione istituzionale del trasporto pubblico aveva un ruolo «ancillare» e risorse minime, mentre la gran parte veniva dispersa in consulenze inutili, con incarichi senza gara. Così, nel trasporto pubblico pugliese ci sono carrozze ferme e mai utilizzate, ritardi e disservizi, mentre qualcuno si abbuffava di denaro pubblico».

«Come Ministero valuteremo l’azione di responsabilità e consegniamo ufficialmente le carte alla Procura. Poi, a breve, un piano industriale serio, con un risanamento profondo, per dare alla Puglia un servizio pubblico degno di questo nome. Un atto dovuto verso i cittadini e verso i 1.300 lavoratori dell’azienda che, siamo certi, avremo al nostro fianco per ripartire», conclude Delrio.

SERRACCHIANI (PD) -  «Va riconosciuto al ministro Delrio che il suo intervenuto è stato decisivo per mettere fine a uno spreco folle dei soldi pubblici». Lo afferma la vicesegretaria dem Debora Serracchiani, responsabile del partito per le infrastrutture e i trasporti, commentando la relazione del commissario di Governo Andrea Viero.

Per Serracchiani «il nostro Paese ha bisogno di infrastrutture di trasporto che garantiscano mobilità interna e collegamenti di medio e lungo termine, e in questa giusta direzione vanno gli investimenti previsti dal Governo nelle ferrovie. Proprio perché gli italiani hanno diritto ad avere un trasporto pubblico locale efficiente e dignitoso, amareggia scoprire che vi sono amministratori i quali, pur lautamente remunerati, hanno agito avendo come primo obiettivo il loro personale interesse anziché il bene comune. Il rilancio del Sud passa anche attraverso un programma di infrastrutturazione che metta servizi a disposizione delle imprese e incentivi i flussi turistici a scegliere sempre di più le straordinarie località del nostro Mezzogiorno.

Scoperchiata la mala gestione, ora faremo pulizia fino in fondo e chi ha tratto indebito profitto verrà messo di fronte alle sue responsabilità. Stiamo cambiando e continueremo a cambiare questo Paese e deve arrivare ben chiaro il messaggio che - conclude - il tempo in cui non si rispondeva dell’uso dei soldi pubblici è finito per sempre». 

FRATOIANNI (SEL) - - «Era ora! Per anni e anni, purtroppo inascoltati, abbiamo denunciato l’opacità e le criticità delle Ferrovie Sud Est e dei suoi vertici, e i governi, proprietari di quell'azienda, che si sono succeduti hanno fatto sempre orecchie da mercanti. Per anni Palazzo Chigi e i ministri competenti hanno taciuto, di fronte alle denunce di Vendola e della Regione Puglia il silenzio o la sottovalutazione dei ministri berlusconiani, di Passera, di Lupi sono eloquenti. Ora si può e si deve aprire una pagina nuova. Era ora che i responsabili del dissesto e delle ruberie venissero perseguiti, ed era ora di permettere a quelle ferrovie di rilanciarsi». Lo dice l’esponente di Sel Nicola Fratoianni.

«Ma non si dica che il Mezzogiorno così è alla svolta, altrimenti si ricade nella propaganda. Serve anche altro di fronte all’abbandono di ogni politica nazionale di valorizzazione del Sud: investimenti, risorse, progetti che dalle parti di Palazzo Chigi latitano..."

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