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De Laurentiis, Bari torni subito in A . Decaro: ti consegno la storia. «Non sarete appendice del Napoli»

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Bari, Decaro sceglie De Laurentiis

Ora ci aspetta una cavalcata rapidissima per tornare in A e per modificare le regole che non permettono di avere due squadre in A

Martedì 31 Luglio 2018, 21:15

02 Agosto 2018, 16:30

BARI - Lui ci ha messo la faccia e non sa se altri avrebbero fatto la stessa cosa. Parla prima in codice poi è fin troppo esplicito Aurelio De Laurentiis, il nuovo patron del Bari che questa mattina ha ricevuto in Comune il nuovo titolo di calcio di serie D dal sindaco Decaro. Una scelta, ricordiamo, che è avvenuta dopo un avvicinamento che non è stato dei migliori come gli stessi protagonisti hanno affermato.
 
COME NASCE IL PROGETTO - De Laurentiis, arrivato poco prima delle 10 a Bari, si è intrattenuto a lungo nella stanza del sindaco prima di fare il suo ingresso ufficiale nella sala consiliare del Comune gremita di giornalisti e, come in tanti hanno notato, con pochi tifosi (sono stati notati alcuni rappresentanti della tifoseria organizzata e una trentina di cittadini all’esterno del Palazzo di città). De Laurentiis, ricordando le fasi che hanno portato alla scelta di Bari, ha sottolineato l’imbeccata avuto dall’imprenditore Santalucia e i successivi contatti con il sindaco Decaro mentre lui era in ritiro con la squadra. “Alla fine ci siamo presi” ha detto il patron del Napoli (“ha detto che ero inadeguato” ha ricordato Decaro).
 
I RAPPORTI CON LA TIFOSERIA - L’uomo dei 400 film di successo, come egli stesso ha affermato, si è impegnato a ridare dignità al calcio a Bari senza voler entrare nel merito delle passate gestioni. Per dare fiducia ha ricostruito la storia del Napoli, acquisito dalla C2 nel 2004 fino a portarlo ai risultati di oggi. E nei rapporti con la tifoseria ha subito chiarito come i supporters sono divisi in due categorie: tifosi da stadio reale e da stadio virtuale, quello del web e delle televisioni. “Noi dobbiamo essere vicino agli uni e agli altri” dobbiamo rappresentare tutti i clubs, dobbiamo cercare di rende più vivibile lo stadio reale da famiglie e bambini”. Lo stesso ha rivelato di aver commissionato una indagine alla Nielsen sui tifosi del Napoli da cui è emerso che le persone che tifano Napoli come prima squadra sono 40 milioni, mentre quelli che tifano Napoli come seconda squadra sono 120 milioni. E ha precisato di non voler avere rapporti con i cosiddetti "dissidenti che non vogliono condividere le modalità di gestione e che hanno un concetto di possesso del club che si è modificato negli anni".

IL VIVAIO E IL TECNICO - De Laurentiis ha chiarito subito che il tecnico del vivaio sarà Filippo Galli mentre per la prima squadra ha comunicato di aver contattato addirittura Arrigo Sacchi chiedendo il suo aiuto in questo progetto. Non ha mancato di mandare stoccate a Lotito (“io e lui abbiamo due modi diversi di fare impresa”), salvo poi puntare lpindice sul patron della Lazio a proposito dei calciatori extracomunitari e sulla Juventus di Agnelli per l’iscrizione delle seconde squadre che “servono solo squadre come la Juventus di far giocare i suoi 45 calciatori”.
 
“Vi posso dare garanzie” “state tranquilli", ha ribadito De Laurentiis rivolgendosi alla collettività barese, il quale ha precisato: dobbiamo fare una cavalcata rapidissima per cercare di tornare in serie A”. Sul punto, a proposito del regolamento attuale che impedisce la detenzione di due squadre in serie A, De Laurentiis ha detto che va modificato, approfittandone per puntare l'indie anche contro la Figc (ora commissariata) e auspicando la fine della politica nel calcio. Inoltre, per il patron del Napoli le storie delle due squadre, Bari e Napoli, saranno distinte e separate e ciascuna conserverà la propria tradizione. Anzi, per rafforzare tale concetto ha confessato di aver convinto il figlio Luigi ("dopo due giorni di trattative") di prendersi in carico la responsabilità del Bari.
 

GIANCARLO DIVISO FRA FALLIMENTO  E SFRATTO - Oggi in udienza la Procura, rappresentata dal pm Giuseppe Dentamaro, ha insistito per la revoca di Giancaspro. La difesa della società sportiva, attualmente in liquidazione, si è invece opposta. Ha depositato una memoria con numerosi documenti, ritenendo che «non ci sono le esigenze cautelari poste a fondamento della domanda, perché la ricostruzione della Procura non è veritiera», ha riferito il legale. Secondo fonti della difesa, «non c'è pericolo di dissipazione del patrimonio» e quindi «non c'è ragione per la quale Giancaspro venga sostituito» da un commissario liquidatore.

I giudici si sono riservati la decisione a qualche giorno. Lo stesso collegio tornerà in aula per discutere del Bari calcio il prossimo 9 agosto, quando è fissata l’udienza pre-fallimentare per valutare se ci siano i presupposti per aprire una procedura fallimentare così come chiesto dalla Procura.

Oggi, intanto, l'assessore allo Sport si è presentato allo stadio con i vigili per riottenere le chiavi del San Nicola: al loro arrivo hanno trovato il genero il quale non ha consegnato alcuna chiave dell'impianto.

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LA CRONACA DI IERI - Il sindaco Decaro ha deciso, o probabilmente aveva le idee chiare già da tempo. Il titolo del Bari messo a disposizione dalla Figc andrà a De Laurentiis. Il patron del Napoli e re dei cinepanettoni, con una proposta di svariate decine di pagine, l'ha spuntata sui colleghi Lotito e Preziosi, ma anche su altre cordate di imprenditori (uno anche indonesiano): è stata la sua proposta a convincere il primo cittadino che ha pronunciato il verdetto in serata dopo essersi consultato con una commissione di esperti. Dopo un intero pomeriggio trascorso per valutare le 11 proposte pervenute entro le 12.30 di oggi, Palazzo di città ha decretato che la resurrezione del Bari sarà made in Napoli.

«Ho scelto Aurelio de Laurentiis - ha detto Decaro - perchè ha una solidità economica, per la competenza sportiva e per il nome che si porta dietro come ha precisato nella lettera di accompagnamento. Ho scelto lui - ha aggiunto - perchè gestisce una società di calcio in seria A che partecipa alle coppe europee e proprio perchè sta in serie A ha meno conflitti di interessi con il percorso che il Bari dovrà fare in questi anni. Ho scelto lui - ha precisato - perchè è la persona con cui ho litigato di più». Prima di rivelare il nome il sindaco ha precisato che al presidente della nuova società consegnerà messaggi, e-mail e tutte le richieste che mi sono state affidate in questo periodo. E mai come adesso - ha detto - vigilerò.

Dopo il lunedì nero del 16 luglio che ha sancito il fallimento del Bari dopo 110 anni di storia, il calcio rivivrà a Bari grazie a De Laurentiis: l'arrivo del nuovo presidente del club biancorosso è atteso domani a mezzogiorno e in una conferenza stampa illustrerà i dettagli del progetto dalla A alla Z. Decaro ha ringraziato tutti i partecipanti delle altre cordate nonchè anche Claudio Lotito che in questi ultimi giorni ha fatto da tutor rivelandogli alcune modalità su come si gestisce una squadra di calcio. Un pensiero del sindaco è andato anche alla cordata di otto imprenditori baresi, al SS Bari 1908. «Hanno fatto un bel progetto: Si sono messi a disposizione della loro città, hanno messo a disposizione le loro risorse, mi sento di ringraziarli. Spero ci possano essere sinergie anche per il futuro anche con De Lurentiis».

IL SINDACO: COSI' L'HO CONVINTO - Decaro ha altresì ricordato che nel corso dell'incontro avuto con il patron del Napoli ha spiegato che «se sono venute 5mila persone per parlare con un sindaco che normalmente non è un idolo dei tifosi, provate a pensare cosa succederà quando presenterete la squadra o arriverà il presidente in città». Il sindaco ha sottolineato di aver consegnato a De Laurentiis il video della meravigliosa stagione fallimentare, video dei momenti più belli in curva, immagini dall'alto con il drone della nostra città. «Con De Laurentiis ho litigato e penso che litigheremo spesso, non ha un bel carattere. Ma se una persona litiga con chi gli deve cedere il titolo sportivo probabilmente è un po' matto il presidente De Laurentiis. Ma è una persona vera, spontanea, non si è preoccupata del fatto che io gli avrei dovuto consegnare il titolo sportivo».

La scelta alla fine è arrivata prima del previsto. Della commissione istruttoria esaminatrice degli undici progetti pervenuti hanno fatto parte: Davide Pellegrino, direttore generale del Comune, Pompeo Colacicco, direttore della ripartizione Urbanistica del Comune, Giuseppe Ninni, direttore della ripartizione Ragioneria del Comune, Domenico Costantino, accademico dell’Università di Bari, e Roberto Maffei, dentista ed ex capo ultras della curva nord del Bari.

GIANCASPRO: I GUAI INIZIANO IL 1 AGOSTO

Intanto domani mattina scade l'ultimatum del sindaco di Bari all'ex presidente (ora liquidatore) di FC Bari 1908, Cosmo Giancaspro: attraverso l'avvocatura comunale è stata infatti notificata una pec con la quale si intima all'imprenditore molfettese di liberare il San Nicola. «E' scaduta la proroga che era stata concessa dal Comune - ha spiegato il sindaco - e tale proroga scadeva proprio il 31 luglio». Intanto è di oggi la notizia con cui il Collegio di garanzia del Conci ha respinto il ricorso presentato da Giancaspro per conservare l'affiliazione. E in queste ore il tribunale dovrebbe pronunciarsi sulla richiesta di commissariamento della società fatta dalla Procura che ha chiesto il fallimento dell'impresa.

Di seguito l'elenco delle offerte pervenute.
SS BARI 1908 - È composta da una cordata di otto imprenditori baresi: i fratelli Ladisa, Angelo Disabato, Francesco Rossiello, Eugenio Bernard, Giuseppe Volpe, Raffaele Catalano, Domenico Di Paola, Antonio Vasile. Agli ex curatori del fallimento dell’As Bari (nel 2014) Marcello Danisi e Gianvito Giannelli coadiuvati dall’avvocato Gianni Di Cagno sono affidate le deleghe amministrative e sportive. 640mila euro il capitale sociale deliberato che, in caso di aggiudicazione, sarebbe salita a 1,5 milioni. Il progetto ha ricevuto anche la «benedizione» di Urbano Cairo, presidente del gruppo Rcs, nonché del Torino. Un impegno più di consulenza tecnica che economico.
AS BARI 1908 - Fondata dal legale marchigiano Fulvio Monachesi e dall’avvocato Emiliano Nitti che, tuttavia, in caso di aggiudicazione, avrebbero ceduto le quote ai reali investitori, il gruppo Malavolta di Ascoli Piceno (impegnato nell’edilizia), nonché l’azienda tedesca Enernovum ed una holding americana che operano nel ramo delle energie alternative. Enrico Tatò (ex Noicattaro) il presidente individuato, Vincenzo Torrente il tecnico prescelto, con la consulenza dell’ex ds Giorgio Perinetti (che, però, non lascerà l’incarico di dg del Genoa).
ASD BARI 1908 - Nasce su iniziativa dell’imprenditore barese Nicola Canonico, supportato da Vito Laruccia (ex patron del Monopoli), nonché dalla competenza di un pool di glorie biancorosse quali Antonio Lopez (vicepresidente), Pietro Maiellaro, Sandro Tovalieri, Michele Armenise. Il ruolo di ds sarebbe affidato all’ex Bisceglie, Emanuele Belviso, mentre come tecnico è stato sondato Ciro Ginestra (reduce dalla positiva esperienza al Team Altamura).
ASD BARI CALCIO - È stata costituita ieri su impulso dell’ex presidente del Taranto, Luigi Blasi (imprenditore nel ramo delle macchine agricole, originario di Manduria) che sarebbe coadiuvato da Vittorio Galigani nelle vesti di direttore generale. L’organigramma resta riservato, ma i lavori per comporlo sono in stato avanzato.
AS BARI CALCIO ACADEMY - E' stata costituita da un misterioso imprenditore (a quanto pare russo) di cui non si conosce ancora l'identità' e di cui ne ha rivelato l'esistenza l'avvocato Francesca Ferri, di Valenzano che ne ha la rappresentante legale.
SS LA  BARI 1908 - E' la società proposta da Claudio Lotito, patron della Lazio.
SSC BARI - Filmauro Aurelio De Laurentiis
PAOLO DI NUNNO - La società è in fase di costituzione
ENRICO PREZIOSI - La società è in fase di costituzione
CONSORTIUM DJARUM (i cui rappresentanti il sindaco dichiara di non aver mai incontrato). Fa capo a Michael Bombang Hartono, un ricco indonesiano.
SPORTMAN SRL - Alessio Sundas

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