Un'area di 10mila metri quadri trasformata in discarica abusiva, dove venivano abbandonati e bruciati sistematicamente rifiuti anche pericolosi. È quanto ha scoperto la guardia costiera a Taranto, dove il gip ha emesso quattro misure cautelari a carico di altrettanti soggetti indagati - in concorso tra loro - per diversi reati, tra cui: gestione e combustione illecita di rifiuti, di emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti ad offendere e molestare le persone e di abusiva occupazione di demanio marittimo.
Ai 4 indagati sono state applicate diverse misure cautelari personali e interdittive (arresti domiciliari, obbligo di presentazione alla polizia e divieto per la durata di un anno di esercitare ogni attività inerente la propria impresa). I quattro ritiravano i rifiuti da privati e attività commerciali, poi li trasportavano in località Masseria Capitolo e lì li bruciavano, recuperando prima però i residui metallici per rivenderli. I roghi rilasciavano, chiaramente, fumi tossici nell'aria.
Le indagini hanno fatto emergere le responsabilità non solo dei 4 indagati, ma anche di terzi soggetti imprenditoriali che riversavano nell'area - adesso sequestrata - rifiuti pericolosi come frigoriferi. Sono stati inoltre sequestrati cinque autocarri, illecitamente utilizzati nell’ambito della filiera ecocriminale.