Domenica 21 Settembre 2025 | 20:38

«Il commissario Ricciardi? Prototipo di maschio al passo coi tempi»: Lino Guanciale e Maurizio De Giovanni al Bif&st

 
francesca di tommaso

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francesca di tommaso

Al Multicinema Galleria in compagnia del Commissario Ricciardi, alias l'attore Lino Guanciale, e del suo «papà», lo scrittore Maurizio De Giovanni. A moderare Chiara Tagliaferri

Venerdì 28 Marzo 2025, 14:08

17:29

BARI - Una mattinata in compagnia del Commissario Ricciardi, alias l'attore Lino Guanciale, e del suo «papà», lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore dei libri con protagonista il commissario Ricciardi, editi da Einaudi.

Al Multicinema Galleria per la sezione Doppio Testo (Cinema e Letteratura) del Bif&st un incontro affollatissimo ad accogliere l'attore abruzzese, interprete teatrale ma volto ormai noto della televisione, e lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, peraltro autore di altri opere trasferite poi sul piccolo schermo, come Mina Settembre e I Bastardi di Pizzofalcone.  Prima dell'incontro è stato proiettato in anteprima il primo episodio «Il commissario Ricciardi 3», la nuova stagione della serie. 

«Ricciardi mi ha lasciato moltissimo perché è personaggio che testimonia quanto sia possibile essere credibilmente al vertice di un racconto e di un immaginario pur senza avere i crismi di un protagonista convenzionale - commenta Lino Guanciale -. E' un uomo coraggioso, forte e fragile allo stesso tempo, un prototipo di maschile che bene sarebbe al passo con i nostri tempi. Con personaggi così belli, pieni, ti auguri che la parola "fine" non esista. Mi lascia il piacere enorme di attraversare una realtà così particolare come quella che lui vive a così tanti livelli, politici ed esistenziali, con addosso le "stimmate" dell'antieroe».

La prima stagione è stata trasmessa su Rai 1 nel 2021; la seconda nel 2023 e la terza nel 2025.
La storia, ambientata nella Napoli degli anni Trenta in pieno regime fascista, segue le indagini del commissario di polizia Luigi Alfredo Ricciardi. L'uomo custodisce un terribile segreto ereditato dalla madre Marta, che chiama il Fatto: è in grado di percepire le ultime parole pensate o dette dai fantasmi delle vittime di morte violenta, sia per incidenti che per omicidi, che si manifestano in un'immagine evanescente nei luoghi del decesso. Da qui si sviluppano una serie di storie, «incontri di solitudini» come li definisce Chiara Tagliaferri.  

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