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Bari, medico bruciava letame
e ammorbava il rione Japigia: denunciato

 
Nicola Pepe

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Nicola Pepe

Ogni sera il rogo provocava una puzza insopportabile: scoperta in serata. Il professionista (in servizio all'Oncologico): non so nulla

Sabato 05 Novembre 2016, 23:28

Ogni sera, puntualmente dopo una certa ora, quella puzza ammorbava tutto il quartiere Japigia suscitando le ire della gente che prendeva d'assalto i centralini di vigili urbani e pompieri. Ci sono voluti alcuni giorni ma alla fine la Polizia municipale è riuscita a risalire alla fonte di inquinamento un terreno privato in una contrada nei pressi di Mungivacca. Cosa provocava quell'olezzo nauseabondo? La combustione di quintali di letame; proprio così, la sera alla stessa ora un grande falò mandava in fumo lo sterco che, anziché finire sparso nel terreno, diventava cenere tossica.

Stasera il blitz dei vigili - coordinati dal comandante, Nicola Marzulli - nel terreno di proprietà di un oncologo in servizio all'Irccs Giovanni Paolo II: all'arrivo della Polizia municipale, intervenuta con una squadra dei vigili del fuoco, il professionista ha detto di non sapere nulla di quegli incendi: circostanza a cui non hanno creduto i vigili in quanto trattasi di un'area completamente recintata non facilmente raggiungibile se non dagli addetti ai lavori. Le operazioni di spegnimento, con l'impiego anche di una ruspa come dimostrano le immagini, hanno richiesto qualche ora: poi i sigilli all'intera area. Per il medico scatteranno una serie di denunce: tra queste quella di abbandono di rifiuti nonché il danno cagionato all'ambiente dall'immissione di fumi pericolosi.

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