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Santa Cesarea Terme, tartaruga ferita salvata da un pescatore: il video

 
Federica Marangio

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Federica Marangio

Vedendola, indifesa e bisognosa di cure, il pescatore salentino Massimo Barba, l’ha battezzata Rosetta, in memoria della madre scomparsa nel maggio dello scorso anno

Lunedì 29 Maggio 2023, 21:11

LECCE - Interrompe la battuta di pesca perché percepisce qualche problema al fondale. E, una volta immerso, si imbatte in un giovane esemplare di tartaruga che apparentemente giace senza vita su un fondale alla profondità di trenta metri circa. Lui è Massimo Barba, classe 1977, e presta servizio nel Reparto mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria, ma appena ha qualche giorno di ferie corre in Salento. Originario di Monteroni, ama il mare e si immerge spesso.

Oggi era a Santa Cesarea Terme, quando nel pieno di una battuta di pesca si è fermato per trarre in salvo l’esemplare di “caretta caretta”. «Ho capito subito che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Aveva l’occhio sinistro tumefatto e il collo lacerato, forse una ferita da taglio». Si è espresso così il salentino che non ha esitato due volte ed è risalito in superficie con la testuggine per contattare immediatamente la Capitaneria di Porto e il medico veterinario dell’Asl.

Stando al primo intervento, la ferita riportata all’altezza del collo potrebbe essere dovuta alla presenza di un amo e «l’occhio, con una lesione profonda – aggiunge Barba - forse ha subito un contatto violento con un’elica o con un oggetto di grosse dimensioni».

Vedendola, indifesa e bisognosa di cure, Massimo Barba, l’ha battezzata Rosetta, in memoria della madre scomparsa nel maggio dello scorso anno. Al momento la tartaruga Rosetta è stata trasferita presso il Centro Recupero Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento a Calimera, e di lei si sta occupando il direttore Piero Carlino. «Dalle prime ore del recupero – aggiunge Barba – Rosetta sarà collocata in una vasca dove rimarrà sino a domani. Le radiografie che verranno eseguite successivamente chiariranno con precisione le sue condizioni. Io sono felice che questa giornata si sia conclusa così, grazie anche all’intervento tempestivo delle forze che sono intervenute, senza le quali Rosetta avrebbe certamente rischiato la vita»

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