MOSCA - Centinaia di persone sono in fila presso la cattedrale del Cristo Salvatore, a Mosca, per poter venerare le reliquie di San Nicola da Bari che ieri sono arrivate nella capitale russa. Le visite per il pubblico si apriranno oggi alle 14 ore locali. Le reliquie del santo, accolte ieri dal patriarca della chiesa ortodossa Kirill, resteranno a Mosca sino a metà luglio, poi si trasferiranno a San Pietroburgo sino al 28 luglio. «Siamo arrivati a Mosca, accoglienza solenne in aeroporto per l’arrivo della delegazione pugliese con la reliquia di San Nicola! Tutta la Russia oggi parla di noi, della Puglia e di Bari, ha scritto ieri il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, su Facebook appena arrivato all’aeroporto di Mosca, «pubblicando in esclusiva - è detto in una nota della Regione Puglia - un video girato da lui stesso che riprende la cerimonia ufficiale organizzata per l’arrivo della reliquia di San Nicola».
Ieri in mattinata accompagnata dal suono delle campane, e dal saluto commosso di centinaia di fedeli, cattolici italiani e ortodossi russi, un frammento della costola sinistra di San Nicola ha lasciato, per la prima volta in 930 anni, la città di Bari, che custodisce le reliquie del vescovo di Myra dal 1087, quando i marinai baresi ne traslarono le ossa dalla Turchia. La reliquia è arrivata nel pomeriggio a Mosca, dove è stata accolta dal Patriarca Kirill nella Cattedrale di San Salvatore con la celebrazione di una liturgia.
Nella Cripta della Basilica di San Nicola aBari il metropolita Hilarion Alfeev, presidente del dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, ha presieduto una liturgia al termine della quale la reliquia è stata ufficialmente consegnata dal priore della Basilica di San Nicola, Padre Ciro Capotosto. Un protocollo di intesa è stato sottoscritto tra l’arcivescovo di Bari-Bitonto, mons. Cacucci, e il metropolita Hilarion. Poi, il reliquiario realizzato dalla Federazione Russa per accogliere il frammento delle ossa di San Nicola, è stato trasferito in aeroporto a bordo della 'San Nicola mobilè scortata dalle forze dell’ordine.
Ad accompagnare il sacro costato in Russia, dove sono previsti quattro giorni di festeggiamenti e celebrazioni religiose, tra gli altri, l’arcivescovo di Bari-Bitonto e delegato pontificio per la Basilica di San Nicola, mons. Francesco Cacucci; il priore della Basilica di San Nicola, padre Ciro Capotosto; il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Questo evento possa contribuire a sostenere la crescita spirituale dei credenti e a compiere un ulteriore importante passo nel cammino verso l’unità dei cristiani» aveva detto monsignor Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e delegato pontificio della Basilica di San Nicola, in una nota per il Sir, alla vigilia del trasferimento a Mosca e San Pietroburgo.
«Si tratta di un evento eccezionale, perché nei 930 anni della permanenza delle insigni reliquie a Bari, esse non avevano mai lasciato la città», aveva ricordato Cacucci, sottolineando che «San Nicola è uno dei santi più venerati non solo nella Chiesa cattolica e nella Chiesa ortodossa, ma anche in tutto il mondo cristiano». «Ogni anno, centinaia di fedeli del Patriarcato di Mosca si recano a Bari per venerare le reliquie del Santo Taumaturgo», aveva aggiunto l’arcivescovo, osservando che «la comune venerazione dei Santi ci permette di guardare al dialogo ecumenico con una luce di speranza».
Per Cacucci, «la Chiesa di Bari rappresenta un ponte tra Oriente e Occidente e da sempre è consapevole della sua vocazione ecumenica». Non a caso, «all’indomani del Concilio Vaticano II, è sorto un Istituto di teologia ecumenica, inserito oggi nella Facoltà teologica pugliese».
Torna a riaffacciarsi la speranza di una visita del Papa a Bari il prossimo 6 dicembre. Nessuna conferma, solo l'augurio che Francesco accetti l'invito. Sullo sfondo i rapporti con il Patriarcato di Mosca.
DECARO - «Attraverso San Nicola, Bari si dimostra ancora una volta ponte tra Oriente e Occidente. E in questo momento in cui nel mondo sembrano prevalere gli egoismi, da Bari parte un messaggio di pace». Lo ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando la partenza di una reliquia di San Nicola che, per la prima volta in 930 anni, ha lasciato questa mattina il capoluogo pugliese per essere trasferita temporaneamente in Russia. «San Nicola - ha rilevato - unisce i popoli». E questo «della reliquia - ha concluso - è un viaggio che richiama quello che quotidianamente fanno tante persone per fuggire da situazioni in cui non riuscirebbero a sopravvivere».
EMILIANO - «Papa Francesco ha voluto fortemente questo gesto di amicizia e amore verso il Patriarcato di Mosca, utile evidentemente nel processo faticoso e pieno di insidie che sia Papa Francesco che il Patriarca Kirill stanno facendo per la riunificazione della chiesa ortodossa con quella cattolica, per rimediare allo scisma d’Oriente. È un processo che evidentemente aveva bisogno della presenza di San Nicola e di un gesto che partisse da Bari, perché Bari viene considerata la città nella quale il dialogo ecumenico e interreligioso è possibile». Così il governatore pugliese, Michele Emiliano. «Questo processo politico, teologico e di fede - ha concluso Emiliano - adesso ha bisogno della spinta del popolo russo e di una carica emotiva e passionale, perché alle volte il dibattito ha bisogno dell’energia del popolo. E San Nicola è il santo del popolo».