Volti segnati dalla stanchezza, sacchi pieni di effetti personali portati giù in fretta, bambini in braccio e anziani aiutati a scendere le scale. Tutto in via Mola è iniziato con crepe apparse improvvisamente sui muri, una porta che non si chiudeva più e una sensazione sempre più forte che qualcosa non andasse. Sono stati proprio i residenti, insospettiti, a chiamare i Vigili del Fuoco nella mattinata. In serata, l’evacuazione: una decisione presa per precauzione, ma vissuta come un trauma da chi in quello stabile ci abita da anni.
“Abbiamo sentito scricchiolii, abbiamo visto le crepe allargarsi – racconta una donna – non riuscivamo più a chiudere la porta d’ingresso. A quel punto abbiamo avuto paura vera”. Scene di disordine e smarrimento si susseguono nei video: persone in strada in ciabatte, qualcuno chiama parenti per un letto dove passare la notte, altri aspettano in silenzio che qualcuno dica loro cosa fare.
Alla base del cedimento potrebbero esserci i lavori in corso sul terreno adiacente, dove un edificio è stato abbattuto per far posto a un nuovo complesso e dove, al momento dello sgombero, erano in corso scavi per le fondamenta. Le vibrazioni e l’abbassamento del suolo avrebbero compromesso la stabilità del palazzo accanto.
Tra gli evacuati ci sono anziani, famiglie e turisti ospiti dei B&B presenti nello stabile, costretti a trovare una sistemazione temporanea in piena estate, con il caldo e il disagio che una simile situazione comporta. “Il gas è stato chiuso, non possiamo restare. Ma anche trovare un posto dove andare all’improvviso non è facile per tutti”, dice un altro residente.
La zona è stata transennata, mentre per la giornata di lunedì sono attesi i rilievi tecnici del Comune. Gli abitanti, intanto, restano in attesa di sapere se potranno tornare a casa. “Abbiamo paura, e ogni rumore ci mette in allarme. Nessuno vuole diventare la prossima notizia di cronaca”.