BARI - In sciopero circa 30 dipendenti dei punti vendita Feltrinelli di Bari e Casamassima: oggi, 17 marzo, i lavoratori hanno incrociato le braccia per due ore, dalle 11.00 alle 13.00, a causa del fallito rinnovo del contratto integrativo aziendale. Il disaccordo con l'azienda è principalmente sul mancato adeguamento dei buoni pasto sul costo della vita, nel dettaglio la scansione temporale in cui dovrebbe avvenire il loro aumento di 1,50 euro. Ma sul tavolo c'è anche la richiesta di abolizione del salario d'ingresso per i neo assunti, ai quali nei primi 24 mesi non vengono retribuiti buoni pasto e premi domenicali. Infine la proposta datoriale sui premi di risultato, falciati da assenze «non giustificate» come nel caso delle malattie, sarebbe «poco chiara e non adeguatamente calibrata sull'impegno reale dei lavoratori».
«Le proposte sul tavolo dell'azienda sono poco congrue con il costo della vita - spiega Onofrio Rubino, segretario Fisascat Cisl -, le trattative vanno avanti da mesi ma l'azienda non sembra voler offrire soluzioni concrete sui temi fondamentali della trattativa. Nonostante le nostre ripetute richieste, non sono stati fatti passi avanti su questioni essenziali per i lavoratori e le lavoratrici».
La protesta segue quella nazionale indetta dalle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Ulltucs, che coinvolgerà 1.200 dipendenti Feltrinelli di tutta Italia.
Nel 2025 Feltrinelli celebra il suo 70° compleanno. «Questa ricorrenza rischia di essere solo un'operazione di facciata se l'azienda continua a ignorare i diritti e le richieste di chi, ogni giorno, ne garantisce il funzionamento», conclude Rubino.