BARI - «È stata un'operazione interforze che ha coinvolto polizia, carabinieri e Guardia di Finanza perché lo Stato ha deciso di rimettere in ordine una situazione di illegalità». Risponde così Piero De Nicolo, amministratore unico di Arca Puglia ai giornalisti a margine dell'operazione che questa mattina è stata portata a termine nel rione Japigia di Bari per sgomberare una casa popolare occupata abusivamente dalla nipote 25enne del boss mafioso Eugenio Palermiti, su ordine della Prefettura di Bari.
A carico della donna vi era un ordine di sfratto esecutivo. L’appartamento era inizialmente occupato da un ex appartenente al clan mafioso, poi diventato collaboratore di giustizia. Tre anni fa la donna, con ogni probabilità con l’aiuto del clan, si è impossessata non solo della casa ma anche degli arredi. All’operazione di sgombero hanno partecipato polizia, carabinieri, vigili del fuoco e personale del 118. «C'era l'esigenza di rimettere in sicurezza tutti quanti - continua De Nicolo rispondendo a una domanda sui costi dell'operazione - lo Stato sta pagando lo stipendio a tutti gli operatori, ad Arca Puglia Centrale toccheranno i costi del trasloco».