«Noi dobbiamo sapere e ricordare sempre una cosa. Non solo che la criminalità organizzata esiste, ma che a Bari esiste il mercato dei voti, che a Bari i voti si comprano e che la criminalità organizzata si è infiltrata nelle elezioni attraverso la compravendita dei voti, perché la compravendita dei voti è lucrosa per chi controlla il territorio, questa è la realtà». È uno stralcio dell'intervento del consigliere Michele Laforgia durante la seduta del Consiglio Comunale di ieri, 13 febbraio, dove ha tenuto banco, in particolare, il caso Olivieri e le sue dichiarazioni in aula. Assente il sindaco Vito Leccese. «È su questa realtà - ha continuato l'ex candidato sindaco del blocco di sinistra - che tutta la politica, tutte le persone che sono qui e che siedono con me devono mobilitarsi perché vanno tenuti lontani, non solo i criminali, ma anche i portatori di voti, anche coloro che mercanteggiano, anche coloro che offrono i voti dietro pagamento in denaro o altre forme di pagamento».
«Oggi ho un po' di difficoltà ad affrontare il tema - ha dichiarato invece il coordinatore dell'opposizione, Fabio Romito, che nel racconto di Olivieri sarebbe stato la "vittima" del patto per inquinare le primarie del centrodestra del 2019 -. Ho difficoltà a svolgere il mio intervento per l'ipocrisia a cui sto assistendo questo pomeriggio. Invierò a tutti una rassegna stampa, così che possano leggere e non far finta di nulla davanti a quello che è stato dichiarato ieri in un'aula di tribunale, episodi che se verificati non sarebbero solo gravi, sarebbero indegni per una democrazia».