BARI - Ammirare alcuni beni del patrimonio culturale di Bari in dimensione digitale. E’ l’obiettivo di iBari, progetto realizzato da un consorzio di imprese composto dalla capofila Thesis, dallo spin off dell’università Aldo Moro Dabimus e da Quorum Italia, con il supporto scientifico dal dipartimento di Ricerca e innovazione umanistica di Uniba. Il progetto è stato presentato questa mattina da Nicola Barbuti, legale rappresentante di Dabimus. Si parte da due beni simbolo della città: il teatro Petruzzelli e l’ex mercato del pesce, come spiega il Comune di Bari in una nota. Il primo, costruito nei primissimi anni del '900, è stato rigenerato in una «suggestiva ed emozionante realtà immersiva fin nei minimi dettagli architettonici così come si presentava al momento dell’inaugurazione».
E’ stato, quindi, ricostruito in realtà virtuale immersiva ed è fruibile tramite visore a puntamento oculare che permette di apprezzare i pregi architettonici e artistici del monumento, distrutti dall’incendio del 1991, come gli affreschi della cupola, i tendoni dei sipari di apertura e di intervallo, gli ornamenti in legno e foglia oro che arredavano i palchi. Questa soluzione, che sarà disponibile al pubblico nelle prossime settimane, necessita di un punto di accesso dotato di hardware. Quanto all’ex mercato, edificato ai margini della città vecchia nella tarda seconda metà dell’800, è stato «rigenerato nelle tre principali fasi del suo ciclo di vita in una innovativa realtà mista fruibile on site e in movimento tramite un’app scaricabile su dispositivi mobili».
Le due esperienze, prosegue il Comune, «sono state realizzate con grande accuratezza utilizzando fonti storiche originali: planimetrie, fotografie, cartoline, libri, documenti, incisioni, locandine e altri reperti, che sono state digitalizzati presso i laboratori delle imprese per creare le soluzioni interattive».