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Giornata contro la violenza sulle donne, anche Bari fa «rumore» per Giulia VIDEO/FOTO

 
Redazione online

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«Siamo in piazza con tutta la nostra rabbia non solo per ricordare Giulia Cecchettin, ma per ribadire che i femminicidi che si susseguono rapidamente nel nostro paese non sono isolati»

Venerdì 24 Novembre 2023, 19:12

20:29

BARI - È in corso il corteo organizzato da Zona Franka, Link Bari e Unione degli Studenti Bari, in vista della giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. La manifestazione è partita da piazza Cesare Battisti con l'obiettivo di fare rumore «contro il sistema patriarcale che opprime le nostre vite, che non ci permette di autodeterminarci e di scegliere liberamente sui nostri corpi», si legge nel documento diffuso dalle stesse organizzazioni baresi.

“Siamo in piazza con tutta la nostra rabbia non solo per ricordare Giulia Cecchettin, ma per ribadire che i femminicidi che si susseguono rapidamente nel nostro paese non sono fenomeni isolati che avvengono per mano di mostri, ma il frutto di una educazione e cultura patriarcale e violenta, che continua a riprodursi: secondo i dati ISTAT, infatti, 1 donna su 3 ha subito nel corso della sua vita una forma di violenza fisica o psicologica, e l’80% di queste sono da attribuirsi a partner o familiari: si tratta quindi di un fenomeno strutturale”, afferma Carolina Velati di Zona Franka.

“Quanto accaduto negli ultimi giorni ha drammaticamente riacceso le luci sull’urgenza di misure di contrasto alla violenza e alla cultura patriarcale, che devono necessariamente partire dai luoghi della formazione (scuole di ogni grado e università) -  continua  Noemi Sassanelli, Esecutivo di Link Bari - per questo abbiamo deciso di fare partire il corteo rumoroso proprio dalla piazza dell’Ateneo barese”.

“La violenza fisica è solo la punta dell’iceberg di un sistema culturale e sociale che opprime e limita la libertà delle donne, che le relega a oggetto da possedere o da sottomettere. La relegazione delle donne ai ruoli di cura, la mancanza di strumenti di emancipazione materiale, la differenza salariale, sono anch’esse forme di violenza di genere: è importante riconoscere la violenza in tutte le sue forme per poterla superare. Per questo crediamo che i percorsi culturali vadano accompagnati anche da un rafforzamento delle misure di welfare e maggiore finanziamento ai percorsi di fuoriuscita dalla violenza”, conclude Samuele Gallozzi dell’Unione degli Studenti Bari.

Aderiscono alla manifestazione anche CGIL Bari, ANPI Bari, ARCI Bari, LIBERA Bari, CAV “Paola Labriola”, UAAR, MIXED LGBTQIA+, Giovani Democratici Bari, Unione Giovani di Sinistra Bari, Famiglie Arcobaleno, Associazione Luca Coscioni Bari, CNGEI, ARCIGAY Bari, AGEDO Bari, Rete Lenford, Tavolo Tecnico LGBTQIA+ del Comune di Bari.

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