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Strage di Capaci, Riccardo Scamarcio in Tribunale a Bari legge passi delle interviste di Falcone

 
Redazione online (foto e video Donato Fasano)

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Redazione online (foto e video Donato Fasano)

Una cerimonia che si è tenuta questa mattina nel 31esimo anniversario della morte del magistrato ucciso dalla mafia

Martedì 23 Maggio 2023, 14:01

20:33

BARI - «Giovanni Falcone era un uomo particolare, non retorico, divisivo anche per i magistrati. Aveva tante idee, molte delle quali hanno rivoluzionato le indagini e cambiato la legislazione italiana antimafia. Fu un uomo intelligente, un giurista raffinato, un magistrato fedele al suo mestiere e rigoroso nell’uso di parole e concetti».

Lo ha detto il presidente della Corte d’Appello di Bari, Franco Cassano, nel corso della giornata in ricordo di Giovanni Falcone che si è tenuta questa mattina nel palazzo di giustizia di piazza Enrico de Nicola, nel trentunesimo anniversario della morte del magistrato ucciso dalla mafia. All’evento, a cui erano presenti il procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, e i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza, hanno partecipato anche alcuni studenti degli istituti Bianchi Dottula e Giulio Cesare di Bari, insieme ai dirigenti della Gianni Rodari di Vieste (Foggia). Tutte scuole che hanno svolto attività nell’abito di progetti scolastici sulla educazione alla legalità. 

«A lungo - ha detto la procuratrice generale Angela Tomasicchio - Falcone è stato più apprezzato negli Stati Uniti che in Italia, paese in cui ha ottenuto il riconoscimento che meritava solo dopo la sua morte. Era consapevole dei rischi che correva ma questo non l’ha fermato, e il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo nella società italiana». Al termine della cerimonia, l’attore Riccardo Scamarcio ha letto alcuni brani tratti da interviste rilasciate da Falcone nel corso degli anni. La procuratrice generale ha poi consegnato un premio a don Riccardo Agresti, promotore del progetto 'Senza Sbarrè per la riabilitazione di detenuti ed ex detenuti.

L’assessora al Welfare Rosa Barone ha partecipato questa mattina nella Corte di Appello di Bari alla cerimonia in ricordo della strage di Capaci: «Quello che è successo 31 anni fa ha segnato la storia del nostro Paese. Una data che è diventata un punto di riferimento per intere generazioni ed è bello vedere qui oggi anche tanti giovani, in virtù del fatto che quello che è stato non sarà dimenticato. La data di oggi segna uno spartiacque nella lotta alla mafia e abbiamo il dovere di continuare a ricordarla. Ognuno deve fare la sua parte: sta a noi Istituzioni supportare la Magistratura e i cittadini perbene. Uniti per un unico obiettivo».

“Il 23 maggio ricordiamo il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrata Francesca Morvillo, gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, entrambi pugliesi, e Vito Schifani, che 31 anni fa persero la vita nella strage di Capaci. Onoriamo le loro storie, insieme a quelle di tutte le vittime innocenti di mafia, per dare sostanza ai valori della legalità, della giustizia, della solidarietà e tenere a mente che questi valori vivono nelle piccole cose di ogni giorno e si alimentano attraverso le nostre scelte quotidiane. Come Regione Puglia crediamo e investiamo tanto nell’antimafia sociale. Nel solco della lezione di Giovanni Falcone abbiamo creato la Fondazione “Stefano Fumarulo”, per rafforzare i progetti di cultura della legalità, tenere alta la memoria di queste persone straordinarie che non ci sono più, contrastare le mafie attraverso la conoscenza e il buon esempio da trasmettere alle generazioni più giovani”. Lo dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, nella Giornata nazionale della Legalità.

«Nel giorno del trentunesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, la elezione a vice presidente della Commissione bicamerale antimafia è, per me, ancora più significativa. Ringrazio i colleghi commissari che mi hanno votato e il Presidente Berlusconi con i gruppi di Forza Italia di Camera e Senato per avermi indicato. Avverto forte e profondo il peso della responsabilità. La lotta ed il contrasto al fenomeno della criminalità organizzata di stampo mafioso, ancora vivo e presente anche nella mia regione, la Puglia, sia nella sua forma tradizionale e quindi predatoria che in quella più evoluta e spesso molto silente, saranno per me e per il mio partito una priorità assoluta ed inderogabile». Così in una nota il deputato e commissario regionale pugliese di Forza Italia, Mauro D’Attis. «L'impegno per combattere la mafia - aggiunge - richiederà non solo la piena e ampia collaborazione con l'autorità giudiziaria, nel reciproco rispetto di ruoli e funzioni, ma anche iniziative istituzionali volte a promuovere e diffondere la cultura della legalità nel mondo scolastico e del lavoro. È essenziale sensibilizzare e educare le nuove generazioni affinché diventino cittadini consapevoli dei pericoli della criminalità organizzata. Inoltre, intendo proporre iniziative legislative mirate ad estirpare tutte quelle aree grigie in cui si annidano le condotte di maggiore pericolosità e di più difficile contrasto, tipiche del metodo mafioso».

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