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Gli ordini ai sodali arrivavano anche dal carcere: 6 arresti a Castellana

 
Redazione online

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Colpo alla famiglia Pirrelli: l'organizzazione del gruppo era curata nei minimi particolari

Lunedì 06 Luglio 2020, 11:55

Questa notte i carabinieri di Monopoli (Ba) hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 persone (5 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), e hanno disarticolato un sodalizio dedito al traffico di stupefacenti, nel comune di Castellana Grotte (Ba), facente capo alla famiglia “Pirrelli”. Le accuse sono di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale. Durante le attività investigative i carabinieri hanno arrestato in flagranza 2 persone, sequestrato armi, munizioni, 465 gr. di cocaina, 120mila euro e trovato un deposito di auto rubate.

L'operazione è il risultato di un’indagine avviata nel 2018 che ha consentito di documentare l’attività di un’associazione criminale che gestiva la piazza di spaccio di Castellana Grotte, mediante l’acquisto di ingenti partite di cocaina che venivano immesse sul mercato al prezzo fisso di 80 euro a dose. Capo del sodalizio era Franco Pirrelli, classe 79, che ripartiva i compiti fra i sodali, stabiliva l’ammontare degli stipendi e individuava le basi operative del gruppo, dove sono state trovate armi,
droga e denaro, continuando ad esercitare la sua leadership anche nei periodi di carcere tramite ordini veicolati ai familiari.

Fra loro spiccava la figura della moglie Barbara Palmisano, classe 80, divenuta sua portavoce con l’incarico di risolvere problematiche gestionali fra i sodali. Il canale di approvvigionamento era rappresentato da Marco Pesce, cl. 81, elemento di spicco della criminalità di Putignano, che riforniva l’organizzazione con partite di cocaina da 1 kg del valore di 40mila euro, che, una volte tagliate ed immesse nel mercato, potevano fruttare fino a 100mila euro. Quest’ultimo, tra l’altro, versava a Pirrelli una quota mensile di 6mila euro quale provento dell’attività.

Documentata anche la notevole disponibilità di armi e munizioni: i carabinieri hanno sequestrato una pistola mitragliatrice mod. skorpion cal 7,65, una pistola beretta mod. 81 cal. 7,65 e una pistola marca browning cal. 6,35, nonché 150 cartucce vario calibro. Le armi e lo stupefacente venivano nascosti all’interno di involucri interrati oppure nei muretti a secco per strada.

Fra i traffici illeciti del gruppo rientrava quello della ricettazione di autoveicoli rubati: nel corso delle attività i militari hanno scoperto un deposito nel quale erano nascosti targhe di auto e componenti meccaniche di varie marche, per un valore di 40mila euro, nonché l’acquisto di una Alfa Romeo Giulietta provento di furto.

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