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Quell’amore folle con un uomo sposato

 
Lisa Ginzburg

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Lisa Ginzburg

Quell’amore folle con un uomo sposato

Lei è completamente cotta, pazza di lui; lo aspetta e si illude che lui prima o poi lasci la moglie

Sabato 05 Novembre 2022, 10:09

Ciao Lisa, una mia cara amica si è innamorata di un uomo sposato. Io dall’inizio le ho detto che avrebbe sofferto, che era una storia da lasciare stare. Ma lei è cotta, pazza di quest’uomo; lo aspetta e si illude che lui lasci la moglie. Da quattro anni. E il brutto è anche che perché io le ho detto la verità, e ho continuato a dirgliela, lei non mi sopporta e ultimamente mi evita. Lui l’ho visto una sola volta, un tipo che non vale niente. Sto perdendo la mia amica e lei sta perdendo sé stessa.

Ciao Francesca,

sai che ho imparato col tempo che dare consigli d’amore agli amici è pericolosissimo. Non solo perché nella durata è quasi sicuro che quegli amici li perderemo: anche perché i consigli sono sempre sbagliati. Detto questo, io avrei fatto proprio come te. Magari una volta sola e non molte, non in modo ripetuto.

Però che impegnarsi con qualcuno che è impegnato è un danno, una sciagura, una strada senza uscita le andava detto, sono d’accordo. E d’altra parte, lui poteva essere anziché vigliacco come è parso a te e come si sta dimostrando con lei, un uomo invece maturo, limpido, coraggioso. Uno capace infine di decidersi, scegliere l’amante, ovvero lei, la tua amica, lasciare la moglie e assumersi la responsabilità del casino che stava facendo, necessario al suo cuore, alla sua anima profonda.

O invece quest’uomo poteva restare come è, sempre lì a galleggiare vigliacco, ma la tua amica dimostrarsi più grintosa, più determinata, capace dopo quattro anni di sospiri e tormenti di infine sottrarsi a una relazione d’amore senza futuro. Le cose insomma potevano andare diversamente da come stanno andando. Capisco bene la tua pena, lei, la tua amica in totale stallo, che continua a mortificarsi nel suo ruolo di amante, e la vostra amicizia che intanto giorno dopo giorno si sgretola. Forse la tua amica ti evita perché sa che hai ragione. Forse potresti tentare di vederla ancora ma senza mai, mai più toccare l’argomento del suo uomo tristemente adultero.

Certe volte con il silenzio, dopo avere espresso una volta la nostra opinione ma poi lasciando e fidando che parli la vibrazione dell’eco tacita di quel che abbiamo detto, riusciamo a farci sentire meglio, di più. Le nostre parole acquistano forza, si gonfiano nel silenzio e agiscono con maggior forza di quella che traggono dal venire ripetute.

Se le vuoi bene come sembra, aspetta la tua amica, dalle fiducia: dalle tempo. E se quest’uomo vale tanto poco come dici, e la tua amica è una persona intelligente (se è tua amica, tu così certo pensi di lei), prima o poi sarà lei ad ascoltarsi, a capire, a riuscire a chiudere questa lunga storia che la consuma e le fa male. Lei a trovare la strada. Ma non smettere di frequentarla: per quanto possa essere per te doloroso e impegnativo taci, su quello, evita il tema.

Lei è dentro un’ossessione, ma questo non significa che tu debba ossessionarti insieme a lei. Non la aiuti così; la aiuti infinitamente di più facendole sentire che la vita è ampia, più ampia del suo amore triste con l’uomo fedifrago. E se nemmeno questo atteggiamento bastasse, se passato il tempo, altro tempo, lei continuasse ad essere innamorata di lui, a illudersi, aspettarlo, sperare, vorrà dire che è un amore inscalfibile, un rapporto che non ha senso giudicare con l’intelletto e la ragione. Ci sono anche storie d’amore così, che ci paiono assurde e incomprensibili ma che non siamo noi a vivere e con le quali non è giusto che ci confrontiamo nei pensieri. Se la vostra amicizia, di te e lei, è un’amicizia forte, dovrà poter sopravvivere.

Questo amore rappresenterà una zona di lei che a te non è dato capire, ma se lei si ostina a scegliere di viverla, abitarla, allora significa che qualcosa della tua amica lì si esprime e tu non puoi farci nulla. Però puoi volerle bene ugualmente, scegliendo magari di non volerne più sapere niente. Il silenzio e il suo grande potere varranno anche nel suo caso: lei anche dovrà lasciarti libera di ignorare questo pezzo così assurdo ma importante della sua vita che non sarà più parte del vostro essere amiche.

Cara Francesca, l’amicizia è libera, libera anche dal peso dei troppi consigli, libera dalle intrusioni e dal pontificare moraleggiante. Del resto, la cosa più bella che possiamo offrire ai nostri amici è rispetto, spazio. Spazio anche di sbagliare, spazio di farsi del male se quel male guarisce altre ferite, ma anche spazio per continuare ad avere vicino gli amici. Quegli stessi che magari un bel giorno, con un sorriso saggio e malinconico vengono a confidarsi: «Sai, avevi ragione; ma alla fine ce l’ho fatta, con lui (lei) ho proprio chiuso».

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