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Ue, Lombardia in piazza a Bruxelles per dire no a centralizzazione fondi coesione

Ue, Lombardia in piazza a Bruxelles per dire no a centralizzazione fondi coesione

 
Agenzia Adnkronos

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Ue, Lombardia in piazza a Bruxelles per dire no a centralizzazione fondi coesione

Mercoledì 15 Ottobre 2025, 17:50

Milano, 15 ott.(Adnkronos) - La Lombardia scende in piazza a Bruxelles per dire no al taglio e alla centralizzazione dei fondi di coesione. L’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ha partecipato oggi alla manifestazione indetta di fronte al Parlamento Europeo dalla ‘Cohesion Alliance’, il movimento che riunisce le regioni contrarie alla proposta della Commissione Europea di ridurre e accentrare le risorse destinate ai territori.

L’assessore Guidesi ha lanciato l’allarme sulle ripercussioni per il territorio lombardo: “Se andasse in porto il progetto di Ursula Von der Leyen, per la Lombardia verrebbero a mancare 4,4 miliardi di euro che la Regione investe in modo virtuoso in molteplici settori, a cominciare dalle politiche di sostegno alle imprese per arrivare alla formazione e alla ricerca. Tagliare i fondi di coesione significa mettere a repentaglio lo sviluppo dei territori. Una scelta insensata che contrastiamo con forza”.

“Indebolire le politiche di coesione – ha proseguito Guidesi - significa cancellare l’unico legame diretto tra la Commissione europea e i territori. La mobilitazione di Bruxelles, trasversale a ogni schieramento politico, dice che le regioni non subiranno passivamente questa decisione scellerata”. Oltre al tema della diminuzione dei fondi, "la Lombardia risulterebbe danneggiata anche dalla gestione fondi che passerebbe allo Stato centrale. Vorrebbe dire dover attendere i tempi di Roma, non propriamente celeri. Non ce lo possiamo permettere. Il nostro sistema economico-sociale ha bisogno di tempi di reazione ‘lombardi’: siamo uno dei principali motori economici d’Europa e dobbiamo poter continuare a correre”. Penalizzare i territori, ha evidenziato Guidesi, "vuol dire cancellare il grande lavoro messo in campo rispetto alla capacità di costruire percorsi strategici di sviluppo, finanziati negli anni con i fondi di coesione”

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