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«La ricerca in agricoltura è la Terza Missione: così studiamo prodotti green per la ristorazione»

 
Pietro Santamaria*

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Pietro Santamaria*

agricoltura, irrigazione

Biodiversità, a Conversano un progetto dell’Università di Bari con un’azienda biologica

Domenica 30 Ottobre 2022, 16:31

Anche in agricoltura la ricerca scientifica può essere condotta direttamente nelle aziende agricole. Da alcuni anni nelle università italiane si presta più attenzione alla cosiddetta «Terza Missione», cioè «l’insieme delle attività con le quali le Istituzioni entrano in interazione diretta con la società, affiancando le missioni tradizionali di insegnamento (prima missione, che si basa sulla interazione con gli studenti) e di ricerca (seconda missione, in interazione prevalentemente con le comunità scientifiche o dei pari). Con la Terza Missione le Istituzioni entrano in contatto diretto con soggetti e gruppi sociali ulteriori rispetto a quelli consolidati e si rendono quindi disponibili a modalità di interazione dal contenuto e dalla forma assai variabili e dipendenti dal contesto».

Con le attività di sperimentazione e di ricerca scientifica svolte direttamente nelle aziende si ha la possibilità di trasferire le conoscenze e le innovazioni in tempo reale, e chi opera in agricoltura sa che l'agricoltore è sempre attento a quello che gli succede intorno (accanto) per copiarlo e migliorarlo, magari.
Con il mio gruppo di ricerca da alcuni anni abbiamo intensificato il rapporto con le aziende. Un caso di successo è stato l'installazione dell'impianto di luce supplementare con lampade LED in una serra dell'Azienda dei F.lli Lapietra, una delle migliori aziende al mondo in tema di produzione di pomodoro con l’idroponica.

Da circa un anno stiamo collaborando con l’Azienda Agricola Pasquale Ferrara e con Ferrara s.r.l. che opera nel settore della ristorazione anche collettiva, con particolare riferimento alla refezione scolastica, socio-sanitaria ed aziendale; essendo entrambe interessate alla realizzazione dell’agricoltura biologica e alla promozione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare per produrre, trasformare e commercializzare prodotti agricoli a km 0 anche per le attività ristorative connesse.
Con una convenzione quadro con l’Università di Bari, oggi nell’Azienda agricola di Conversano, che comprende una masseria del XVII secolo, stiamo sperimentando e producendo ortaggi in regime di agricoltura biologica, partendo da varietà autoctone pugliesi, anche con attività di ricerca scientifica innovative.
Una, in particolare, riguarda la varietà autoctona «Pomodoro Regina» ed è stata seguita da una studentessa per la sua tesi di laurea magistrale. I risultati sono entusiasmanti, perché tocchiamo con mano l’autentico significato dell’agricoltura sostenibile, dell’agricoltura biologica, dell’economia circolare.
Anche questa è Terza Missione.

*Professore ordinario di Orticoltura dell’università degli Studi di Bari Aldo Moro

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