Un tumore alle ovaie di circa 15 kg è stato rimosso con successo da una donna della provincia di Taranto, operata alla Casa di cura Bernardini. La massa, diagnosticata a giugno quando misurava meno di 30 centimetri, è cresciuta rapidamente fino a raggiungere i 50, comprimendo organi vitali e causando gravi difficoltà respiratorie e rischio di occlusione intestinale. Prima di procedere con l’intervento, come da protocollo, occorreva completare il percorso di stadiazione clinico-strumentale. Si tratta di indagini specifiche finalizzate a determinare la gravità del tumore e la presenza di eventuali metastasi (fortunatamente nel caso specifico assenti) attraverso l’integrazione di dati clinici ed esami strumentali.
L’intervento ha richiesto un lavoro multidisciplinare tra l'unità operativa di Ginecologia, Chirurgia generale e Anestesiologia, con il supporto del personale infermieristico. L'operazione ha permesso di salvare la paziente, che è tornata a casa pochi giorni dopo senza complicanze.
«Nella sfera delle neoplasie ginecologiche, il tumore dell’ovaio - ha dichiarato il dottor Vito Carone (Ginecologia) - è sicuramente il più aggressivo e rappresenta il 3% di tutte le neoplasie femminili. L’incidenza massima colpisce tra i 50 e i 70 anni, ma non risparmia i giovani. Per questo è importante effettuare controlli annuali, specialmente in presenza di familiarità. Questo caso dimostra come una diagnosi precoce e un approccio multidisciplinare possano cambiare positivamente la prognosi».