«L’internalizzazione dei nidi comunali non era in dubbio, l’amministrazione Bitetti non aveva mai avuto dubbi e nessuna educatrice e stata riassegnata ad altre mansioni». L’assessora alla Pubblica Amministrazione Maria Lucia Simeone conferma con sicurezza l’impegno dell’amministrazione per la gestione diretta degli asili nido comunali.
«Una scelta che – sottolinea - significa qualità del servizio, continuità educativa e valorizzazione delle professionalità interne. Vogliamo ribadire che i nove asili comunali sono a gestione comunale diretta e le educatrici e sono rimaste nelle loro mansioni, nessuna è stata spostata in altri uffici. Il coordinamento pisco-pedagogico e le coordinatrici hanno già avviato i progetti per il nuovo anno. Ma teniamo anche alla crescita e alla formazione delle educatrici. Solo tre anni fa si era tenuto un concorso, quindi abbiamo anche giovani ed entusiaste risorse che vogliamo continuare a professionalizzare. Gli asili comunali sono un fiore all’occhiello di Taranto, siamo una delle poche città ad averne un numero così cospicuo».
La risposta dell’assessora Simeone è arrivata a seguito della nota inviata da Cisl Funzione Pubblica del Comune, che chiedeva di inserire il servizio per l’infanzia nel Dup, il Documento Unico di Programmazione. Lo scorso anno, infatti, l’esternalizzazione delle strutture comunali per l’infanzia era stata sancita dall’allora amministrazione Melucci, che l’aveva inserita proprio nel Dup. Non era bastata, in extremis, la mozione con la quale il consiglio comunale si impegnava a mantenere comunale la gestione dei nove nidi. Alla caduta della giunta, la commissaria prefettizia, Giuliana Perrotta, si era trovata a dover gestire la situazione, con non poche difficoltà e scontri con genitori, educatori e sindacati, per poi approvare una variazione di bilancio per 2,5 milioni di euro destinati alla continuità del servizio pubblico degli asili nido. Ora però l’amministrazione Bitetti rassicura tutti, la gestione comunale sarà sancita dal Documento Unico di Programmazione 2026/2028. «L’indirizzo di tutela delle strutture prescolastiche del Comune era già nella programmazione dell’Ente e presto troverà conferma nel Dup. D’altronde il sindaco lo aveva detto in campagna elettorale non c’erano dubbi in merito».
Diversa è la situazione delle due nuove strutture in fase di completamento, una a Paolo VI e l’altra a Talsano, sulle quali l’amministrazione non ha ancora preso una decisione. «Rientrano – spiega l’assessora – in un progetto di riqualificazione di asili già esistenti. Una volta terminati ci sarà la procedura di accreditamento in Regione, ci vorrà quindi del tempo. In questo tempo valuteremo le soluzioni per garantire ai cittadini il miglior servizio pre scolastico possibile. Naturalmente bisognerà rispondere alle esigenze delle famiglie. In queste decisioni bisogna cercare di coniugare i bisogni dei genitori con un servizio di qualità. Bisogna tutelare soprattutto le mamme e sostenerle. L’accoglienza dei bambini nella fascia d’età 0 – 36 mesi diventa un servizio comunale fondamentale».