MANDURIA - Le passerelle della discordia e, soprattutto, delle polemiche. Gli accessi in spiaggia lungo i 18 chilometri di costa ricadenti nel territorio di Manduria continuano a generare tensioni. Ad accendere i riflettori sulla questione il campione di ciclismo paralimpico Leonardo Melle. Il pluridecorato atleta manduriano, colpito quasi venti anni fa da un aneurisma il cui strascico furono delle notevoli, e permanenti, conseguenze fisiche, sin da subito reagì alle difficoltà. Soprattutto s’impose di lottare per i diritti di tutti, fortunati e meno, venissero salvaguardati. Insomma di dar voce a chi voce non ha. E lo ha fatto anche in questa circostanza, in maniera diretta.
«Ci avevano promesso dignità e inclusione, invece siamo costretti a fare i conti con strutture improvvisate e inutilizzabili - è la sconsolata considerazione di Melle -. La dignità di una persona non si misura in metri, ma in gesti concreti».
Il paraciclista messapico vede vacillare quella resilienza divenuta il suo carattere distintivo. «Sin da subito - rammenta - ho avuto delle perplessità...
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