Tre distinte operazioni della Polizia di Stato hanno portato nelle ultime ore a Taranto al sequestro di armi da fuoco, coltelli e oggetti rubati, e alla denuncia in stato di libertà di due uomini e una donna, in circostanze diverse ma tutte potenzialmente pericolose.
Il primo intervento si è svolto nel quartiere Tamburi, dove gli agenti della Squadra Volante sono stati allertati per un uomo in stato confusionale che avrebbe minacciato i vicini di possedere armi e di voler far esplodere una bombola del gas nel condominio. I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato un 56enne visibilmente in difficoltà psicofisica. Nonostante l’uomo negasse categoricamente il possesso di armi, una perquisizione dell’appartamento ha portato alla scoperta di una pistola calibro 32, due fucili e un coltello nascosti nel cassone della tapparella della camera da letto. Le armi, appartenute al fratello defunto, risultavano detenute illegalmente. L’uomo è stato denunciato.
Qualche ora dopo, in discesa Vasto, un equipaggio ha fermato un 48enne con precedenti penali che si aggirava con fare sospetto. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato un coltello a serramanico lungo 15 centimetri. Non avendo fornito alcuna spiegazione plausibile sul possesso dell’arma, anche l’uomo è stato denunciato per porto ingiustificato di arma da taglio.
Infine, nel corso di un’operazione di bonifica all’interno di un capannone abbandonato, gli agenti hanno identificato una giovane donna di 25 anni, originaria della provincia di Bari e già nota alle forze dell’ordine. All’interno della sua borsa sono stati trovati un paio di occhiali da sole ancora etichettati e un martelletto frangivetro. Messa alle strette, ha ammesso il furto degli occhiali da una farmacia del quartiere Tamburi. Anche per lei è scattata la denuncia per ricettazione e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.