Sabato 06 Settembre 2025 | 15:59

Sparatoria di viale Unicef: giudizio immediato per il 45enne tarantino

 
Francesco Casula

Reporter:

Francesco Casula

Sparatoria di viale Unicef: giudizio immediato per il 45enne tarantino

L'uomo è accusato di lesioni e porto abusivo di armi: dopo la convalida del fermo e la conferma della detenzione in carcere, la difesa non ha fatto ricorso consentendo alla procura di richiedere il processo senza passare per l’udienza preliminare

Lunedì 14 Luglio 2025, 13:28

Il pubblico ministero Salvatore Colella ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato per il 45enne tarantino arrestato dai poliziotti della Squadra mobile con l'accusa di essere l'autore del ferimento a colpi di pistola di un ragazzo straniero in viale Unicef nel tardo pomeriggio del 13 giugno scorso.

L'uomo è accusato di lesioni e porto abusivo di armi: dopo la convalida del fermo e la conferma della detenzione in carcere, la difesa non ha fatto ricorso consentendo alla procura di richiedere il processo senza passare per l’udienza preliminare.

L'indagato e la vittima si erano dati appuntamento per chiarire vecchie ruggini legate a un pestaggio di cui sarebbe stato vittima il 45enne: insieme con loro c'era anche il fratello di quest'ultimo che avrebbe sostanzialmente fatto da paciere e da garante di quel chiarimento, ma qualcosa è andata storta.

Le parole sono volate e poco dopo il 45enne avrebbe tirato fuori un'arma ed esploso un colpo di pistola alle gambe verso il suo rivale. Il giovane è stato immediatamente condotto in ospedale dove i medici hanno fortunatamente riscontrato ferite non gravi. Sul posto erano giunti i immediatamente i poliziotti della squadra volante che hanno ascoltato i testimoni ed effettuato i primi rilievi del caso.

Le indagini sono poi passate ai colleghi della Squadra Mobile che hanno ricostruito la vicenda. Tutto è partito da una manovra “azzardata”: la vittima che stava uscendo da un'area di sosta con l'auto si sarebbe avvicinata troppo alla moto su cui viaggiava il 45enne. Una parola tira l'altra fino a quando i toni si sarebbero fatti incandescenti al punto che la vittima avrebbe inseguito con il suo veicolo il 45enne prima bloccando e poi pestandolo con calci e pugni. Il 45enne infatti nei giorni precedenti alla gambizzazione era finito in ospedale, ma si era ben guardato dal raccontare i fatti: aveva anzi sostenuto di essersi fatto male cadendo.

Le attività degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Taranto hanno permesso di raccogliere utili indizi sulla dinamica del ferimento facendo convergere i sospetti sul 45enne tarantino con precedenti penali.

La caccia al 45enne, in realtà, è durata poco: braccato dalle ricerche si è costituito qualche ora più tardi. Ora per lui si apre il processo a meno che la difesa non scelga di accedere al rito abbreviato per ottenere lo sconto di pena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)