Il Comune di Taranto proroga il contratto di servizio sottoscritto con Kyma Ambiente. Che, dopo cinque anni, era scaduto il 30 giugno scorso e ora, infatti, è stato rinnovato sino al prossimo 30 novembre. Il tutto, così come precisa il responsabile della direzione Ambiente del Municipio, Alessandro De Roma, per un importo totale che supera i 16 milioni di euro. Cifra che, divisa per i 150 giorni di proroga concessi, conferma il costo mensile dell’ex Amiu per le casse comunali in 3 milioni 200mila euro circa. Naturalmente, il provvedimento era indispensabile visto che, in mancanza di un contratto (di servizio), in linea teorica, Kyma Ambiente non avrebbe potuto pulire le strade già a partire dallo scorso 1 luglio, causando presumibili e clamorosi disagi oltre che problemi di igiene pubblica. Sia chiaro, questa ipotesi non si sarebbe mai verificata visto che il sindaco (o in alternativa il prefetto) sarebbero sicuramente intervenuti con un’ordinanza.
Si è trattato di un atto, quindi, dovuto anche per un’altra ragione. Quale? Non ci sono, al momento, le condizioni affinché il Comune di Taranto rinnovi il contratto che disciplina i rapporti con la sua più grande azienda partecipata e questo dipende esclusivamente dal fatto che non c’è stata ancora da parte dell’ufficio elettorale centrale la proclamazione dei 32 consiglieri comunali, così come determinato dall’esito delle Amministrative svoltesi il 25 e 26 maggio scorsi. Di certo, entro la fine di luglio si terrà la prima seduta della massima assise cittadina ma le attività consiliari entreranno nel vivo (di fatto) solo tra agosto e settembre, dopo la costituzione delle sei commissioni consiliari permanenti e anche dopo la pausa estiva che, in genere, per un paio di settimane blocca le attività delle stesse commissioni. Dunque, in questi organismi collegiali, ed esattamente nella commissione Ambiente, prossimamente, inizierà il confronto sul nuovo contratto di servizio di Kyma Ambiente. Che l’Amministrazione Melucci (assessora Stefania Fornaro) aveva iniziato a delineare, per poi fermarsi bruscamente il 21 febbraio scorso in seguito allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Ora, però, da 17 giorni alla guida di Palazzo di Città c’è il sindaco Bitetti (centrosinistra) e, quindi, legittimamente, vorrà insieme al prossimo assessore all’Ambiente e al futuro presidente dell’ex Amiu definire un nuovo schema di accordo. Che, probabilmente, avrà nella raccolta differenziata, nella gestione degli impianti oltre che nell’organizzazione dei servizi in generale le sue parti essenziali, se non addirittura fondamentali. Non sarà, questo è piuttosto facile prevederlo, un lavoro semplice e probabilmente ci vorranno diversi mesi. Per questo, non è azzardato sin d’ora prevedere che la proroga dell’attuale contratto di servizio tra il Comune di Taranto e Kyma Ambiente, per ora, fissata al 30 novembre possa slittare ancora almeno sino alla fine dell’anno.
Nel frattempo, a proposito sempre dell’azienda partecipata che si occupa dell’igiene urbana, proseguirà sino a fine settembre la pulizia notturna delle strade, ma salvo (anche in questo caso) ulteriori proroghe, magari di un ulteriore mese.