TARANTO - «La nostra è la Taranto dei ponti». L’arcivescovo di Taranto, monsignor Ciro Miniero, dal balcone del Carmine ha tenuto un discorso pieno di speranza a quanti hanno seguito la processione di San Cataldo. Miniero si è rifatto alle parole del nuovo Papa Leone XIV, parlando della necessità di un impegno per la pace. «Sappiamo – ha detto - che la pace si costruisce da lontano, in famiglia, quando si fonda la convivenza nella giustizia e nella verità. Questa pace sia anche nella nostra città. La nostra è la “Taranto dei ponti”. Ponti di comunicazione, di dialogo, di raccordo tra luoghi lontani che diventano vicini, di centri che hanno bisogno delle loro periferie. Questa bellissima processione è un richiamo visibile alla nostra volontà e alla nostra fatica di voler camminare insieme così come papa Leone ha voluto ricordarci».
Nel suo discorso alla città monsignor Miniero ha voluto sottolineare il bello che si affaccia al futuro della città. «Anche nel discorso – ha detto - della tradizionale consegna della statua del patrono alle autorità cittadine, non ho mancato di sottolineare tutte le criticità della nostra Terra. Tuttavia non mancano segnali che ci infondono fiducia, come l’inaugurazione del Tecnopolo del Mediterraneo. Siamo chiamati a ripartire da una constatazione semplice ma non scontata, che può spingerci, mediante la fede, sempre verso le cose più belle: Dio ci vuole bene!».
La processione si è snodata per le strade della città scortata, come da tradizione, da tutte le confraternite e dalle associazioni cattoliche. Il simulacro del Santo Patrono ha attraversato il ponte girevole, accolto da tanti fedeli. Un grande pubblico ha assistito al concerto di Patrizia Conte, grande voce tarantina e vincitrice di “The Voice Senior” di quest’anno, anche grazie al grande sostegno della città. Ad accompagnarla la Jazz Studio Orchestra diretta dal maestro Paolo Lepore. I festeggiamenti di San Cataldo sono terminati con lo spettacolo pirotecnico, che come ogni anno ha lasciato a bocca aperta grandi e piccini.