MARTINA FRANCA«La mia famiglia non è interessata a tornare nel calcio». A smentire ogni possibile interesse legato a un ritorno alla guida del Martina è lo stesso Giovanni Cassano alla Gazzetta. In occasione della semifinale, sia di andata al Tursi e sia di ritorno a Guidonia, il patron di Happycasa è tornato allo stadio, dopo quasi 17 anni lontano dagli spalti. La notizia della sua presenza ha fatto il giro dei social, accendendo gli entusiasmi dei tifosi, che speravano in un possibile coinvolgimento della sua famiglia per rafforzare la base societaria dei biancazzurri. Addirittura c’è stato anche chi ha parlato di un possibile acquisto dell’intero pacchetto delle quote.
«Con mio fratello Lino la squadra ha raggiunto l’apice del successo - ha detto Giovanni Cassano - poi lui è venuto a mancare e io ho proseguito al timone della società. Sono stati anni della vita in cui sono successe delle cose che hanno riguardato la mia famiglia e le persone a me più care al mondo».
Cassano non si è tirato indietro nel sostenere la città di Martina Franca nelle sue più disparate iniziative, il più delle volte di natura benefica, ma di calcio non ne vuole più sentir parlare: «tante cose mi hanno deluso, per cui la decisione mia e dei miei figli è stata quella di uscire dal mondo del pallone». Negli anni scorsi il marchio delle sue aziende è apparso sulle maglie del Brindisi basket in serie A, ma quella evidentemente deve essere stata una scelta aziendale e di marketing. Completamente diversa dal Martina che invece era una questione solo di cuore, neanche di passione, ma puramente di amore per la città.
I ricordi legati a Mitri e Prisciandaro, al Martina di Giovanni Cassano, e al sogno della serie B scippata dalle mani sono sempre molto vivi, ragione per cui la sua presenza in tribuna coperta dopo tanti anni ha subito riacceso gli entusiasmi. «Ero allo stadio perché mi lega una relazione personale e professionale con il presidente del Guidonia - dice - tra noi c’è un rapporto di stima, rispetto e amicizia, e dunque anche di ospitalità».
L’entusiasmo dei supporter dunque è comprensibile: prima di lui, mai il Martina era stato così in alto, ma è altrettanto chiaro che oggi il calcio in Italia è cambiato. I tifosi sono sempre più incontentabili e spesso anche irriconoscenti nei confronti di coloro che investono le proprie risorse. Basta fare un rapido giro dei campi anche nelle serie superiori e, senza andare troppo lontano, è sufficiente vedere le dinamiche che interessano questo nuovo corso del Martina. La squadra, anche quest’anno sta disputando un signor campionato, i risultati stanno arrivando, eppure sembra che non basti mai, tutti vogliono di più, ma al botteghino sono in pochi a fare il biglietto.
«Conosco il presidente Piero Lacarbonara, ma non abbiamo alcun rapporto», dice Giovanni Cassano. «Faccio i miei complimenti per i risultati sportivi, conosco gli sforzi ed è già tanto quello che fanno».