CASTELLANETA - «Pongo fine a un’esperienza fatta di frustrazioni e profonda delusione per la mancata osservazione di un programma elettorale condiviso ma solo parzialmente e maldestramente realizzato». Con queste parole, giovedì scorso Francesca Palazzo ha ufficializzato le sue dimissioni da assessore comunale all’Ambiente e a Castellaneta Marina.
L’esponente della lista «Alleanza Verdi Sinistra» lascia la giunta Di Pippa riservandosi di rendere note alla cittadinanza tutte le motivazioni che l’hanno portata a prendere una decisione che ha comunque definito «sofferta».
Palazzo però qualcosa l’ha già anticipata: «Il mio totale disaccordo con la politica e i metodi di questo sindaco – ha infatti spiegato in una lettera aperte – ma anche dei suoi più stretti collaboratori e di buona parte dei consiglieri di maggioranza erano ormai divenuti insanabili. La lealtà che ho sempre riservato alla giunta di cui ho orgogliosamente fatto parte e, soprattutto, il rispetto che devo ai cittadini che ho rappresentato mi hanno impedito di prendere già da tempo questa decisione, ma dopo una ponderata riflessione oggi ho deciso di rimettere il mio mandato. A causa di numerosi ostacoli che sono stati posti lungo una strada che ho sempre cercato di percorrere con dignità, onestà e abnegazione, questo periodo non sarà da me annoverato fra i ricordi più cari. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sempre sostenuta e aiutata durante mesi travagliati, trascorsi con tanta speranza e scarsissime certezze».
Palazzo lascia e la giunta Di Pippa continua a perder pezzi: le dimissioni dell’ormai ex titolare di Ambiente, Riforestazione e Castellaneta Marina, infatti, seguono quelle di Antonio D’Ambrosio (Movimento CON) formalizzate la scorsa estate anche se a causa di problematiche diverse.
I beninformati, inoltre, riferiscono che a corredo di queste ultime dimissioni esista anche una lettera dai contenuti forti, redatta da Palazzo e inviata al sindaco Di Pippa. Forse sarà resa nota nei prossimi giorni, intanto il primo cittadino deve puntellare la sua giunta: tutti gli indizi portano al rientro del movimento CON con ben due membri, probabilmente un uomo e una donna, in sostituzione dei dimissionari D’Ambrosio e Palazzo.
