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Taranto, addio al «Terzo polo»: l’ex Area Melucci non avrà più il suo candidato sindaco

 
FABIO VENERE

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FABIO VENERE

Taranto, addio al «Terzo polo»: l’ex Area Melucci non avrà più il suo candidato sindaco

Perderà così il ruolo di possibile ago della bilancia alle prossime elezioni. Un raggruppamento che qualche mese fa era confluito nel contenitore civico denominato “Io C’Entro”

Giovedì 13 Marzo 2025, 13:25

Il Terzo Polo non c’è più. Per le prossime Amministrative di Taranto, ha ormai perso quota l’idea che pure aveva affascinato gran parte dell’ex Area Melucci di diventare l’ago della bilancia delle prossime elezioni.

Salvo clamorosi imprevisti delle prossime ore, infatti, questo raggruppamento così eterogeneo che qualche mese fa era confluito nel contenitore civico denominato “Io C’Entro”, non si presenterà più da solo al voto. Il progetto originario, travolto dall’improvvisa caduta dell’Amministrazione comunale, ha perso forza e quindi i suoi principali esponenti, tra ex assessori ed ex consiglieri comunali della maggioranza uscente, troveranno posto nei due principali schieramenti politici. In particolare, la maggior parte tra loro così come conferma la riunione del tavolo regionale svoltasi ieri a Roma, dovrebbe candidarsi nella coalizione di centrodestra mentre una pattuglia potrebbe invece scegliere l’alleanza progressista capeggiata da Piero Bitetti. Di certo, questo blocco che comprende 4-5 liste non scenderà in campo autonomamente e quindi non avrà un suo candidato sindaco. Ma non solo. Inoltre, questa semplificazione del quadro politico-elettorale potrebbe anche chiudere la “partita” già al primo turno, in un senso o nell’altro sia chiaro, senza così ricorrere ai tempi supplementari ovvero al ballottaggio tra i candidati sindaco più votati. La prospettiva in tal senso è verosimile, ma ovviamente bisognerà attendere il voto degli elettori di Taranto. Che, sbilanciandosi ora in un’altra previsione tutt’altro che azzardata, potrebbe interessare non più della metà degli aventi diritto.

In attesa di avere tra un paio di mesi i dati reali su cui riflettere, la stretta attualità ripropone quindi il tema sulle candidature degli ex melucciani nelle varie liste. E se, ieri mattina a Roma, il centrodestra si è portato già avanti con il lavoro aprendo in maniera significativa ad un loro ingresso nella coalizione, decisamente più complessa è la situazione del centrosinistra. Che, da quasi un anno ormai, ha sbarrato la strada alle candidature di chi, sino al 21 febbraio scorso, ha governato a Palazzo di Città con Rinaldo Melucci. Quel “no” di Pd e compagni ha assunto il ritmo del mantra e la forma della barriera impenetrabile dall’esterno.

Eppure, qualche contatto c’è. Ufficialmente tutti negano ogni possibile avvicinamento, ma all’orizzonte qualche segnale di cessate il fuoco si intravede. Bitetti, dal canto suo, saggiamente, non si sbilancia. Sa bene che, ora da candidato sindaco, rappresenta l’intero centrosinistra e dunque ogni sua parola viene pesata sulla bilancia degli equilibri interni. Per questo, sul delicato tema del rapporto con gli ex Melucci, nelle sue prime dichiarazioni, ha preso tempo, gettato il pallone in tribuna e rinviato il tutto «ad un confronto con gli alleati».

Di certo, saranno giorni intesi ma la sensazione è che l’esponente di Con possa fare una sorta di selezione, magari pescando chi in quell’area si avvicina di più degli altri ai valori del centrosinistra. La soluzione potrebbe essere quella di inserirli nel centrosinistra, ma in una lista civica di supporto al candidato sindaco. Che, da ieri pomeriggio, è già in piena campagna elettorale.

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