TARANTO - Stadio del nuoto, l’impresa appaltatrice è (ancora) alla prese con la bonifica anti ordigni bellici (Bob). Si tratta di interventi che sono la condizione necessaria e sufficiente per far partire materialmente i lavori. Probabilmente, gli operai della società “Ferraro Costruzioni” di Roma, alla fine, non troveranno neppure una bomba lanciata nel corso della Seconda guerra mondiale, ma sono comunque obbligati a procedere in questa direzione. Un decreto del 2008, infatti, prescrive la cosiddetta Bob in quelle aree in cui il rischio potenziale è considerato “non accettabile o “alto” ed evidentemente la zona in cui verranno costruite le due piscine olimpioniche è valutata secondo questi parametri. Per questo motivo, il cantiere non è entrato ancora nel vivo nonostante l’area al di sotto di Torre d’Ayala in viale Virgilio sia stata recintata da oltre un mese e il verbale di consegna sia stato sottoscritto lo scorso 14 ottobre.
Secondo fondate indiscrezioni, anche su questo e quindi sul rispetto del cronoprogramma, martedì ci sarà un confronto tra il commissario straordinario per l’attuazione delle opere dei Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese e la stessa azienda. Certo, in molti si aspettavano che questi interventi preliminari durassero decisamente di meno, ma da fonti vicine alla struttura commissariale trapela che la bonifica dagli ordigni bellici dovrebbe concludersi entro una decina di giorni e che gli scavi potrebbero così iniziare nella prima decade di febbraio. Dunque, il cantiere potrebbe presto sbloccarsi. Intanto, è in fase di consegna la progettazione esecutiva che sarebbe stata definita nella maggior parte degli elementi progettuali.
Sin qui, il punto della situazione. Ora, se il progetto per il restyling radicale dello “Iacovone” rappresenta l’opera più importante dal punto di vista economico, quella dello Stadio del nuoto invece è la più attesa per altri due motivi: il capoluogo ionico non ha mai avuto una piscina olimpionica e non a caso la campionessa tarantina, Benny Pilato, si allena altrove e poi il futuro impianto, per il sito individuato, rafforzerà il legame tra Taranto e il mare.
Infine, riepilogando, qualche cifra. L’appalto per la costruzione del cosiddetto Stadio del nuoto, nello scorso autunno, è stato assegnato all’azienda “Ferraro Costruzioni” di Roma per circa 33 milioni di euro. I lavori, in base al bando, dovrebbero concludersi tra giugno e luglio del 2026. È sempre più corsa contro il tempo.