Sabato 06 Settembre 2025 | 23:55

Martina Franca, spunta un nuovo audio per l'anziano raggirato: «10mila per far chiudere gli occhi»

 
francesco casula

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francesco casula

Martina Franca, spunta un nuovo audio per l'anziano raggirato: «10mila per far chiudere gli occhi»

La richiesta dell’avvocato al carabiniere nei nuovi atti depositati dall’accusa: insieme avrebbero raggirato un anziano sottraendogli 184mila euro finiti sul conto del militare

Sabato 18 Gennaio 2025, 13:50

Chiudere bocche. E occhi. Così che nessuno possa vedere e parlare. E per farlo servono i soldi secondo l'avvocato Fernando Rinaldi, finito ai domiciliari insieme con il brigadiere Antonio Spinelli con l'accusa di aver raggirato un anziano sottraendogli la cifra di 184mila finita sul conto del militare.

Come anticipato ieri dalla Gazzetta, nelle nuove carte depositate dal pubblico ministero Marzia Castiglia nel corso dell'udienza dinanzi al tribunale del Riesame, sono emerse una serie di registrazioni fatta di nascosto da Spinelli nei suoi vari colloqui con le persone che orbitavano intorno all'anziano. E in particolare l'avvocato Rinaldi e il vicino di casa che si occupava di portare da mangiare all'ultra 80enne che viveva isolato nell'agro tra Martina Franca e Ostuni.

Tra le conversazioni estrapolate dai carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria che hanno condotto l'indagine, ce ne sono due sembrano aprire uno squarcio nuovo sulla vicenda. In particolare, dal colloquio tra Rinaldi e Spinelli sembra emerge il tentativo dell'avvocato di racimolare una somma tra i 50 e i 70mila euro da distribuire a chi deve chiudere bocca e occhi. Al vicino di casa dovrebbe essere consegnata la somma di 20mila euro, ma gli altri soldi secondo quanto dichiara il legale martinese, dovrebbero finire alle figure attivate dalla banca che deve ottenere dall'anziano la restituzione della somma di circa 200mila euro. Per insabbiare tutto insomma. E così ipotizza di consegnare 10mila euro a due professionisti che avrebbero dovuto fare sopralluoghi e valutazioni degli immobili per il pignoramento. E infine c'è una consegna anche per lo stesso Rinaldi che, secondo quanto si legge negli atti, parla di una cifra tra 5mila e i 7mila euro e nel prosieguo della conversazione, quando il carabiniere incalza per chiedere la sua parte di denaro, parla di «spese legali e roba varia» e infine conclude dicendo che la somma necessaria per tutte le parti in gioco si aggira sui 50mila euro.

Una somma che il carabiniere non sa come reperire. Il militare non nega di aver speso i soldi dell'anziano, anzi, consapevole di registrare quella telefonata, elenca i debiti che lo hanno sommerso fino a quel momento, ma non solo. Ammette anche, pur consapevole della registrazione in corso, di aver già detto a una delle persone coinvolte nella vicneda che se dovesse arrivare una denuncia e lo dovessero trasferire altrove, il suo impegno per trovare una soluzione svanirebbe. «Sappi che se mi trasferiscono, se oggi ci possiamo vedere e possiamo parlare e raggiungere un compromesso e va bene, penso che se mi trasferiscono a Foggia o a Napoli io e te non ci vediamo più, quindi e... cioè io non so quanto ti convenga. Se poi ritieni giusta un’azione del genere».

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