MASSAFRA - «Perché piangi? Stavamo giocando». Così uno dei tre uomini fermati con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una 23enne, si sarebbe rivolto alla vittima dopo quei momenti terribili. Emergono nuovi dettagli della terribile vicenda consumata nelle campagne di Massafra, nel Tarantino, e su cui i carabinieri in breve tempo sono riusciti a identificare i presunti autori e su ordine del pubblico ministero Antonio Natale li hanno condotti nel carcere di Taranto.
Nell’agghiacciante racconto fatto dalla vittima ai militari dell’Arma, la 23enne ha riportato anche i tentativi fatti dagli indagati di sminuire quelle violenze. Secondo quanto svelato dalla ragazza, infatti, i tre avrebbero provare a convincerla che si trattava di un’azione consensuale: parole dette poco prima di abbandonarla a una certa distanza da casa e per giunta seminuda. Quel lungo e doloroso racconto ha inoltre messo in evidenza persino come uno dei tre, dopo aver abusarto dalla vittima, abbia cercato di assumere anche un atteggiamento amicale dicendo agli sue due amici: « Lasciatela stare mo la ragazza».
Questa mattina i tre, tutti di Palagiano, dovranno comparire dinanzi al gip Francesco Maccagnano per l’udienza di convalida del fermo: in cella sono finiti un 23enne di Palagiano difeso dall’avvocato Gianluca Sebastio, un 27enne anch’egli di Palagiano assistito dall’avvocato Marcello Ferramosca e infine un terzo palagianese di 34 anni difeso dall'avvocato Michele Parisi.
Come svelato dalla Gazzetta, tutto è cominciato nelle prime ore del 31 agosto quando la vittima era insieme con due amici, un uomo e una donna...