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Taranto, Stellato già corre da sindaco con (soli) tre anni d’anticipo

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Taranto, Stellato già corre da sindaco con (soli) tre anni d’anticipo

Il consigliere di Iv: «Leale alla maggioranza, ma guardo avanti»

Sabato 06 Luglio 2024, 13:21

Consigliere Massimiliano Stellato, in una conferenza stampa (ieri mattina, ndr), ha annunciato che si candiderà a sindaco di Taranto. Non è un po’ troppo presto?

«Rispetto a quanto avviene di solito sto capovolgendo lo schema, me ne rendo conto. Sinora, infatti, il terminale ovvero il candidato sindaco veniva sempre individuato alla fine di un percorso, ma ora c’è l’esigenza di cambiare. E quindi, in questo caso, c’è già il candidato che insieme ai cittadini scriverà il programma elettorale e poi formerà la coalizione che si presenterà al voto».

Ma novità nel percorso a parte, salvo imprevisti, mancano tre anni alla fine dell’Amministrazione Melucci. E tre anni, non essendo a New York che ha 9 milioni di abitanti ma a Taranto che ne conta 187mila, sono davvero tanti. Non crede?

«Sia chiaro, io per primo mi auguro che non ci siano imprevisti e che l’Amministrazione comunale termini il suo mandato amministrativo regolarmente».

Lei fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco Melucci, esclude ora che questo suo annuncio non crei qualche ulteriore fibrillazione interna?

«Nei giorni scorsi, ho anticipato le mie intenzioni, in linea generale, alla maggioranza e al sindaco».

E come hanno reagito?

«Non ho registrato alcuna ostilità da parte loro».

Nessuna contrarietà?

«Nessuna».

In che senso, scriverà il programma con i cittadini?

«Avvieremo presto dei tavoli tematici sulle questioni che interessano le periferie e quindi gli assetti urbanistici, il centro storico e le aree da destinare allo sviluppo delle piccole e medie imprese. Per questo, secondo me, è necessario confrontarsi a breve con il professor Karrer che sta redigendo il nuovo Piano urbanistico generale di Taranto (Pug)».

Stellato, tornando alla maggioranza di cui fa parte in Comune, pensa che gli altri 17 consiglieri comunali suoi alleati la sosterranno nella corsa verso Palazzo di Città?

«È prematuro parlarne. E poi, le ultime Europee hanno dimostrato che la nostra coalizione è stata... multicolor».

Multicolor?

«Beh sì. Per questa ragione, nella prima riunione che abbiamo tenuto subito dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno scorsi, ho assicurato la mia lealtà al sindaco Rinaldo Melucci ma, al tempo stesso, ho rivendicato la mia libertà nell’iniziativa politica».

E, dunque, si candida a sindaco. Con tre anni di anticipo.

«Sono consigliere comunale dal 2007 e consigliere regionale da tre anni e mezzo e, in città, ho un certo seguito elettorale. Penso di avere l’esperienza, la competenza e la capacità organizzativa per raggiungere un obiettivo simile. Italia viva? Ho informato il partito, essendo presidente regionale di Iv, ma detto questo sono i miei concittadini che mi chiedono di rappresentarli».

Ci manca solo che abbia già lo slogan per la campagna elettorale del triennio 2024-2027. Non ce l’ha, vero?

«Invece, ce l’ho».

E qual è?

«In marcia insieme».

Ricorda molto il nome del movimento politico “En marche” con cui Emmanuel Marcon, in Francia, conquistò l’Eliseo. Un caso?

«No, non lo è. Del resto, la mia storia è chiaramente centrista. Da sempre».

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