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Taranto, il piano strategico del Commercio arriva di nuovo in Consiglio

 
valentina castellaneta

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valentina castellaneta

Taranto, il piano strategico del Commercio arriva di nuovo in Consiglio

Dopo l’approvazione le aziende potranno partecipare ai bandi e accedere ai finanziamenti del Distretto urbano. Agevolazioni per piccole e medie imprese

Lunedì 24 Giugno 2024, 13:13

TARANTO - Dovrebbe essere la volta buona per il Documento strategico del commercio. Dopo un lungo percorso condiviso dalla Commissione per le attività produttive e le associazioni datoriali e sindacali del territorio, il piano oggi riapproda in Consiglio Comunale. «Finalmente – dice Cisberto Zaccheo di Unsic - siamo arrivati alla stesura definitiva del piano strategico del commercio e alla conclusione di un percorso durato tanti mesi. Se sarà approvato potremo partecipare ai prossimi bandi e accedere ai finanziamenti del Distretto urbano del commercio. Abbiamo dato un’accelerazione a un’operazione che dovrà agire su delle questioni centrali del piano stesso che sono le agevolazioni nei riguardi delle piccole e medie imprese, al rilancio del distretto urbano del commercio».

Il documento infatti tocca ambiti che vanno dai distributori di carburante alla ristorazione, dalla media e grande distribuzione al piccolo negozio di vicinato. Entrando nel merito, le commissioni hanno lavorato per la riqualificazione dei mercati rionali, partendo dalla fotografia della situazione attuale, per poi arrivare ad avviare delle azioni mirate sulle singole aree. Hanno lavorato su una migliore qualificazione degli esercizi commerciali sopratutto di Borgo e Città Vecchia. Punto di cui è particolarmente contenta anche Confcommercio che aveva già apprezzato le misure introdotte dall’Amministrazione comunale a contrasto della crisi del commercio di vicinato, come l’incentivazione di nuove attività nelle aree ad alta desertificazione, la no tax area, i contributi per interventi di decoro di vetrine e serrande. «Sono iniziative – ha spiegato Tullio Mancino direttore di Confcommercio Taranto - che stiamo portando nella Provincia, con un protocollo d’intesa finalizzato ad aggiornare i piani assumendo questo tipo di impegni».

Il nuovo documento introduce, in aree a rischio desertificazione proprio come il Borgo, la misura della premialità per le istanze di nuova apertura. Soprattutto dove è più alta la possibilità di attrarre turisti, le associazioni hanno proposto alcune idee per elevare l’offerta: menu e personale che parlino la doppia lingua e diversificazione della proposta per accogliere tutti i clienti, sia che abbiano allergie alimentari o che abbiano scelto di non magiare carne. L’intenzione è anche rigenerare alcuni contenitori come è accaduto per palazzo del Banco di Napoli con il gruppo Coin, favorendo l’insediamento di quelle grandi catene di distribuzione che possano essere attrattori per i clienti.

«Abbiamo poi chiesto – aggiunge Mancino - all’Amministrazione comunale di Taranto, se non in questa fase anche successivamente all’approvazione del Piano, in merito al rilascio delle autorizzazioni per le medie strutture, la riduzione da 400 a 200 metri della distanza attualmente fissata per individuare parcheggi privati, in caso di mancanza di spazi parcheggio della struttura. La normativa di riferimento prevede questa deroga».

Per il presidente della commissione Attività produttive, Goffredo Lomuzio, ci sarà tempo di integrare nuove misure al documento, intanto si sente ottimista sul voto di oggi. «C’è stata grande collaborazione – dice - tra maggioranza e opposizione». Un punto che era molto a cuore delle associazioni che hanno partecipato alla stesura del piano, riguardava le medio-grandi attività che proliferano nelle periferie. «Non possiamo bloccarne la nascita – spiega Lomuzio – ma possiamo indirizzare. Come sta accadendo con Lidl a Talsano che ha sostenuto l’amministrazione nella nascita del nuovo centro sportivo polivalente».

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