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Ex Ilva, scende in campo il sindaco di Taranto Melucci

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Ex Ilva, scende in campo il sindaco di Taranto Melucci

Chiede ai commissari di AdI di intervenire sui crediti dell’indotto

Giovedì 04 Aprile 2024, 09:49

TARANTO - Ristoro dei crediti vantati dall’indotto ex Ilva, più concretezza nelle azioni dei commissari di Acciaierie d’Italia in As e un piano industriale condiviso con la città. Rinaldo Melucci, sindaco di Taranto, entra nella partita. Dopo il giorni frenetici delle nomine dei commissari e delle audizioni del ministro Adolfo Urso con i sindacati e le parti datoriali, i riflettori sulla vertenza della fabbrica dell’acciaio di Taranto sembrano essersi spenti. Ci ha pensato il sindaco Melucci a riportare la questione sulla graticola. «Non c’è più tempo da perdere, Governo e commissari sanno cosa devono fare per l’ex Ilva e non è una missione impossibile, ma ora meno chiacchiere e più azioni concrete, nella direzione indicata dalla comunità e dall’Europa», ha dichiarato Melucci, invitando poi i commissari a non prendere alla leggera la stanchezza della città e degli enti locali.

Secondo il sindaco, «piuttosto che avventurarsi in dichiarazioni molto spiacevoli fuori dal tempo e dalla realtà, come abbiamo comunicato ai commissari di Acciaierie d'Italia nella loro recente visita a Palazzo di Città, ci aspettiamo con sollecitudine il ristoro dei crediti vantati dall'indotto ionico e l'avvio di un tavolo tecnico per la redazione dell'accordo di programma, che non potrà che precedere qualunque tentativo di vendita dei compendi aziendali. Il piano industriale va condiviso qui ed ora con la città, non è un fatto meramente sindacale. O qualunque privato si avvicinerà all'ex Ilva è garantito che troverà un clima molto difficile».

«In una missiva formale dello scorso 25 marzo, alla stessa struttura commissariale - aggiunge Melucci -, l’amministrazione comunale ha chiesto di partecipare assiduamente e in trasparenza ai lavori dell’osservatorio locale». «Dai commissari di governo ci aspettiamo decisamente qualcosa di più della gestione ordinaria degli impianti o della semplice tenuta dei conti dello stabilimento siderurgico ionico. A loro spetta il compito gravoso di preparare il futuro, nell'interesse della comunità locale, non solo del Paese o del mercato. Per tali motivi, sul loro tavolo devono esserci i temi più disparati e strategici, ai fini di una positiva collaborazione con il territorio: dal riclassamento delle aree soggette ad aliquota comunale, alla retrocessione di spazi alla città e al suo porto, dalla riperimetrazione del Sin di Taranto alla risoluzione dei contenziosi giudiziali in essere, dalla istituzione della sede legale in riva allo Ionio al sostegno all'autonomia universitaria, alla ricerca e all'innovazione a Taranto, naturalmente - puntualizza il sindaco Melucci - oltre al carico di misure necessarie per l'ambiente e la salute».

«Per raggiungere in tempi accettabili simili obiettivi gli enti locali possono mettere a disposizione le risorse della programmazione europea 2021-27, ma servono coraggio e chiarezza. Senza nulla togliere alle giuste celebrazioni liturgiche in fabbrica, è il momento dei tavoli formali e della concretezza. I commissari - conclude -, non prendano alla leggera l'insofferenza e la stanchezza della città».

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