Il priore dell’Arciconfraternita del Carmine, Antonello Papalia, ha scelto i «cavalieri di Gesù Morto», le personalità invitate a reggere il “laccio” della statua durante la processione dei Misteri. Due le composizione: la prima, con quattro cavalieri, scorterà il simulacro dall’uscita del Carmine a all’ingresso a San Francesco, la seconda invece coprirà il percorso di rientro del corte.
Per la prima parte, il priore Papalia, ha scelto l’avvocato Francesco Tacente, figura di spicco nel panorama giuridico e associativo di Taranto e presidente del Ctp, e poi il medico Angelo Vozza, e ancora Michele Papa, fratello del defunto arcivescovo di Taranto Benigno Papa, e l’ingegner Giorgio Tonti. Nella seconda parte sono invece stati individuati Giovanni Schinaia, docente di Lettere e cassiere dell’aRciconfraternita del Carmine, insieme a Nicola Albano, volto storico dell’amministrazione ecclesiastica ionica.
A questi si aggiungono due priori della congrega dell’Addolorata: l’attuale guida del sodalizio Giancarlo Roberti e il priore emerito Antonio Liuzzi, docente e di lettere e autore di importanti pubblicazioni sulla storia dei riti tarantini.
