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Sanitaservice, l’Asl chiede lo sblocco delle assunzioni

 
valentina castellaneta

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valentina castellaneta

Sanitaservice, l’Asl chiede lo sblocco delle assunzioni

Ieri mattina il presidio di Usb e Fials e poi l’incontro con il dg Colacicco.

Martedì 05 Marzo 2024, 17:26

«Sanitaservice va tutelata». È il punto in comune su cui sono d’accordo la delegazione di lavoratori di Usb, Fials e il direttore generale dell’Asl di Taranto Gregorio Colacicco. Il maltempo non li ha fermati: ieri mattina l’Unione sindacale di base e la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità, hanno tenuto un presidio davanti alla direzione dell’Asl di Taranto.

«Il direttore generale – ha raccontato Franco Rizzo, dell’esecutivo Confederale Usb – ha detto che stiamo conducendo una battaglia sacrosanta. Ha detto apertamente che lui è dalla nostra parte e le Sanitaservice sono un bene da tutelare. Ci sostiene anche nel denunciare un clima teso a mettere in discussione i diritti conquistati dai lavoratori». Tanti i punti da discutere sulla vertenza, i più importanti vanno dall’erogazione della premialità Covid-19 prevista dalla Regione Puglia, all’aumento orario per gli operatori Cup ed ex cooperative Eureka e Girasole, oltre alle assunzioni dei 17 idonei della graduatoria ausiliari e pulitori, ancora in attesa e scorrimento. Colacicco durante l’incontro, a cui erano presenti anche la dottoressa Maria Di Leo, amministratrice unica di Sanitaservice Taranto, e Vito Santoro, direttore amministrativo di Asl Taranto, si sarebbe detto d’accordo su tutti i fronti e disponibile alla discussione. «Ci hanno assicurato - ha detto Rizzo - di aver inviato alla Regione la richiesta per sbloccare le assunzioni e chiudere la vicenda del 118 con il terzo bando». Il blocco delle assunzioni preoccupa molto i sindacati, perché sono tanti i lavoratori andati in pensione. Insomma, se il comparto di chi lavora per la sanità era sotto organico, ora la situazione è decisamente peggiorata. Inoltre, si tratta di lavoratori che lottano per problemi fondamentali come il tempo di vestizione, non conteggiato nell’orario di lavoro o i buoni pasto. «Non hanno nulla – ribadisce Rizzo - ecco perché lunedì 11 andremo a manifestare sotto la Regione a Bari. Chiediamo all’ente che si crei un gruppo di lavoro che si occupi di Sanitaservice, oppure avremo aziende a diverse velocità. A Foggia e Lecce le condizioni di lavoro sono migliori, c’è un bacino di professionalità più elevato. Sono trent’anni più avanti rispetto a noi. La Regione non può pensare di gestire a seconda del territorio. Servono delle linee guida uniche».

Per quanto riguarda la posizione dei sindacati confederali, Usb e Fials ritengono gravissimo il loro atteggiamento. «Attaccano le Sanitaservice – spiega il sindacalista - minandone la stessa sopravvivenza, colpiscono i lavoratori con accuse e denunce infondate, e mettono in cattiva luce la gestione dall’amministratrice unica Di Leo. Ricordiamo che sono gli stessi sindacati che hanno firmato gli accordi peggiori per i lavoratori, costretti a subire contratti che certamente non garantiscono loro tutte le tutele necessarie».

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