TARANTO - È accusata di tentato infanticidio e abbandono di minore la 24enne di georgiana che il 12 agosto scorso, poco dopo il parto, aveva abbandonato il figlio vicino ai cassonetti di via Pisanelli, nel centro di Taranto e salvato grazie un passante che accortosi della sua presenza chiamò immediatamente la Polizia di Stato. È quanto emerge dall'avviso di conclusione delle indagini notificato dalla procura nelle scorse ore.
È stato il pubblico ministero Marzia Castiglia a firmare l'atto che chiude l'inchiesta contestando il reato di minore, e quello particolarmente grave di aver agito con l'obbiettivo di uccidere il neonato, ma che fortunatamente non si è concretizzato grazie alla donna che portando a passeggio il cane quella mattina si trovò per caso in quella zona.
Nell'atto giudiziario ricevuto nelle scorse ore dall'avvocato Francesco Zinzi che difende la donna, il pm Castiglia scrive che «dopo aver partorito da sola un neonato di sesso maschile, tagliando lei stessa il cordone ombelicale con un paio di forbici, lo avvolgeva in alcuni asciugami e una coperta in pile, ponendolo all’interno di una busta di plastica di colore bianco e abbandonandolo nei pressi di alcuni cassonetti posti sulla pubblica via, in Taranto, all’intersezione tra via Pisanelli e via Principe Amedeo, per poi allontanarsi repentinamente».
Per il magistrato inquirente si tratta di azioni che avevano come obiettivo quelli di «cagionarne la morte, che tuttavia non si verificava grazie all’intervento di un passante, che con il suo cane, si avvedeva della presenza dell’infante, chiedendo immediati soccorsi»...