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Taranto si riscopre violenta con le donne: mille reati in un anno

 
Francesco Casula

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Francesco Casula

Taranto si riscopre violenta con le donne: mille reati in un anno

Le fasce più deboli nel mirino. Sono 262 i casi di stalking arrivati in Procura

Lunedì 30 Gennaio 2023, 12:52

TARANTO - Sono quasi mille i procedimenti penali aperti a Taranto per violenza di genere tra luglio 2021 e giungo 2022. È il dato che emerge dalla relazione presentata dal procuratore generale Antonio Maruccia in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Un documento che, oltre ad aver messo in luce il quadro inquietante dell’emergenza criminalità minorile, per Taranto evidenzia anche una preoccupante crescita dei reati contro le fasce deboli: donne, anziani, minori.

In particolare sono 957 i procedimenti penali avviati per casi di «violenza di genere» e di questi ben 262 quelli per il reato di stalking. «A Taranto – ha spiegato il pg Maruccia analizzando i dati forniti dal procuratore della Repubblica Eugenia Pontassuglia – l’elevato numero di procedimenti annualmente iscritti per questa tipologia di reati rappresenta un indice sintomatico della particolare recrudescenza del fenomeno nel territorio del circondario». Un fenomeno purtroppo particolarmente diffuso e dalle connotazioni multidisciplinari che ha determinato negli anni scorsi diversi pezzi dello Stato a collaborare per cercare di arginare la diffusione: nel corso del tempo infatti sono stati sottoscritti appositi protocolli e la condivisione di linee guida tra la Procura ionica e le altre figure istituzionali che operano sul territorio come l’Asl di Taranto, la Polizia giudiziaria, la Procura per i minorenni: percorsi comuni che hanno permesso di generare una maggiore professionalità delle Forze di Polizia impegnate a trattare questa delicata tipologia di reati.

Nel documento, inoltre, si legge che «continuano a registrarsi numeri espressione della gravità e dell’incidenza del fenomeno nella realtà della provincia tarantina»: gli inquirenti ionici hanno infatti evidenziato che oltre all’incremento dei procedimenti riguardanti i delitti contro la libertà sessuale, che sono passati da 93 a 111, altrettanto significative appaiono proprio le aperture di indagini per stalking che sono in lieve decrescita passando da 294 a 288. A questi reati si aggiungono anche numeri importanti per le denunce di maltrattamenti in famiglia

Più in generale sono i diversi reati che rientrano nel settore delle violenze commesse sulle cosiddette «fasce deboli» che preoccupano a Taranto: «nel complesso – si legge nella relazione – si tratta di procedimenti che concernono reati solitamente commessi in ambito familiare o comunque in danno di soggetti deboli o, comunque, vulnerabili che richiedono, proprio in ragione della loro natura multidisciplinare, specifiche competenze». I magistrati fanno rientrare in questa categoria procedimenti penali aperti per i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori, la violenza sessuale che spesso sono «connessi ai reati di estorsione o rapina, commessi dagli indagati, in danno di mogli o compagne conviventi o non più conviventi, anche in presenza di figli minori od in danno degli anziani genitori». Proprio in quest’ultima tipologia di indagini spesso, agli indagati è stata applicata misura cautelare: da quelle in carcere o ai domiciliari a quella meno grave del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. In gran parte dei casi, inoltre, la procura ionica è riuscita a ottenere anche il giudizio immediato nei loro confronti: un atto che consente di superare la fase dell’udienza preliminare e arrivare prima alla sentenza di primo di grado.

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