Il centro ospedaliero militare di Taranto diventa il principale polo chirurgico italiano della Marina, nonché uno tra i 5 centri d’eccellenza in Italia per la chirurgia maxillo-facciale.
Il capo di stato maggiore della Marina l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino e il vice presidente della Smile House Fondazione, Domenico Scopelliti, hanno siglato ieri un accordo per l’assistenza sanitaria e sociale di minori e giovani adulti affetti da malformazioni cranio-maxillo-facciali. Il documento che sancisce e rinnova la collaborazione tra la forza armata e Smile House è stato firmato a Taranto proprio per sottolineare l’importanza del centro ospedaliero militare ionico. L’accordo di collaborazione punta a definire il programma delle attività di assistenza sanitaria e sociale di minori e giovani adulti affetti da malformazioni cranio-maxillo-facciali allo scopo di garantire interventi chirurgici, cure mediche specialistiche e multidisciplinari dall’insorgenza della patologia fino al termine dello sviluppo psico-fisico dei pazienti.
«Questa collaborazione risale a molti anni fa e fa parte delle iniziative della Marina in favore del sociale - ha sottolineato il capo di stato maggiore Credendino al termine della sottoscrizione dell’accordo -. Per quanto riguarda Taranto - ha aggiunto - l’ospedale sta crescendo e diventerà presto il polo chirurgico della Marina Militare, un vero e proprio polo d’eccellenza della sanità militare italiana e della Marina in particolare».
«Rinnoviamo il nostro impegno sul territorio - ha aggiunto il dottor Scopelliti - e soprattutto è una grande opportunità per dare la possibilità a chi nasce con malformazioni del volto di essere seguiti in maniera continuativa e vicini alle loro case. Vogliamo scardinare questo concetto che per ricevere della buona sanità bisogna andare per forza al nord po in qualche altro paese. Cercheremo ora di coinvolgere la Regione Puglia affinché questo diventi un centro di riferimento per chi nasce con queste malformazioni».
La Marina, negli anni scorsi con Operation Smile, ha messo a disposizione del progetto anche le sue navi. Il Cavour in primis, ma anche l’Etna e - appena giungerà a Taranto nel 2023 - il Trieste.
La collaborazione fu avviata nel 2010 nell’ambito di una missione autorizzata dal Ministero della Difesa sotto il coordinamento della Protezione Civile, quando unirono le forze a bordo della portaerei Cavour di stanza ad Haiti e furono eseguiti 35 interventi chirurgici su bambini ed adulti che avevano riportato gravi traumi facciali dovuti al terremoto che aveva colpito il Paese il 12 gennaio dello stesso anno.
A maggio scorso, sempre a Taranto, era stato inaugurato l’ambulatorio multidisciplinare Smile House presso il Centro Ospedaliero Militare, per offrire attività di diagnosi e trattamento delle malformazioni del volto di adulti e bambini provenienti dal Sud Italia. Con i centri Smile House e gli ambulatori multidisciplinari la Fondazione Operation Smile Italia Onlus è attiva in Italia a Milano, Roma, Vicenza, Ancona, Cagliari e Taranto, garantendo, in collaborazione con il Servizio sanitario nazionale, prossimità e continuità di cura a pazienti affetti da malformazioni del volto, dalla diagnosi gestazionale al completo sviluppo psico-fisico.