TARANTO - «Ci saremmo aspettati che l’azienda attivasse nell’immediatezza un tavolo per indicare le soluzioni da intraprendere per garantire la sicurezza del personale viaggiante e tutelare il patrimonio aziendale nel concreto e non solo in maniera astratta. Ad oggi nulla è pervenuto alle organizzazioni sindacali».
Lo sottolineano Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Sinai in una nota al Cda di Kyma Mobilità-Amat, al prefetto Demetrio Martino, alla Commissione di garanzia, all’Osservatorio sui conflitti sindacali e al sindaco Rinaldo Melucci con la quale proclamano lo stato di agitazione e rilanciano il tema delle problematiche di sicurezza dopo i gravi episodi della notte di Halloween.
I sindacati rammentano gli «atti vandalici ai danni di bus urbani con lancio di uova, sassi e addirittura proiettili di dubbia natura che hanno perforato lastre di vetro degli autobus e che solo per pura fortuna non hanno causato danni agli utenti e al personale impiegato». «Non ci risulta - aggiungono - alcuna richiesta da parte aziendale inviata al Prefetto per sospendere, qualora necessario, il servizio in alcuni quartieri, dichiarati meno sicuri, fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza da parte degli organi preposti».
Quelli della notte del 31 ottobre sono gli ultimi eventi in «ordine temporale di una lunga serie - attaccano le organizzazioni sindacali - che ha portato a devastare un intero parco bus, sopprimere corse a discapito del servizio pubblico, subire aggressioni ai danni dei lavoratori».
Nell’incontro in Prefettura del 12 ottobre scorso erano stati «concordati - ribadiscono Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl Autoferrotranvieri e Sinai - precisi impegni per un maggior controllo del territorio e per garantire più sicurezza alla nostra città. Nulla è cambiato purtroppo e la situazione sembra sempre più peggiorare. Finanche il sindaco ha espresso la sua amarezza e il suo disappunto su quanto accaduto il 31 ottobre scorso. Ci saremmo aspettati un incontro urgente da parte delle Istituzioni da effettuarsi già il 2 novembre, ma ad oggi nessuna azione concreta». I sindacati preannunciano «l’intenzione di indire lo sciopero e chiedono la formale attivazione, nei tempi di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie, di cui alla legge 146/90, e successive modifiche ed integrazioni». E invocano «l’immediato ripristino delle normali condizioni di lavoro e la convocazione di un incontro urgente al fine di analizzare le problematiche esposte».
Ugl Autoferrotranvieri e Sinai, attraverso una lettera aperta, chiedono «aiuto a quella parte di cittadini fruitori del servizio di trasporto pubblico locale che vuole rispettare la categoria e le regole della buona civiltà, purtroppo spesso superate dalla maleducazione e dalla violenza».