TARANTO - «Increscioso è il fenomeno delle liste di attesa lunghissime. I tempi per alcuni accertamenti diagnostici, per ipotesi di malattie importanti, Tac, mammografie o per un intervento chirurgico, sono anche superiori ad un anno. Ma magicamente accade che la stessa visita, se viene richiesta a pagamento attraverso l’attività libera professionale Intramoenia, può essere fatta anche il giorno dopo». E’ quanto denunciano i consiglieri del Gruppo Misto di Minoranza al Comune di Taranto, che oggi hanno tenuto in sit-in davanti all’ospedale Santissima Annunziata. «Basta chiedere direttamente ai pazienti - aggiungono - per capire cosa viene detto loro in fase di prenotazione dal personale del Cup (certamente non per colpa loro) e cioè: 'non posso fare la prenotazione'. Così accade che un diritto tutelato dalla Costituzione come quello della salute, viene calpestato e cancellato».
Il Gruppo misto di opposizione propone di «interrompere le visite Intramenia sino all’azzeramento delle liste di attesa, evitando il paradosso che ciò che non è possibile gratuitamente, lo diventi pagando. E chi naturalmente non ha la possibilità economica è costretto ad aspettare». I consiglieri denunciano anche la situazione di grave difficoltà dei Pronto Soccorso, dove sono «in servizio quotidianamente meno di un terzo dei medici previsti per turno. Un caso eclatante e paradossale è stato quello di un novantenne che ha atteso ben 27 ore al Pronto Soccorso del Santissima Annunziata di Taranto prima di essere ricoverato (l'episodio è avvenuto lo scorso marzo). Costringere a lavorare in queste condizioni medici e personale sanitario di eccellenza è segno di grave irresponsabilità. Il silenzio del sindaco di Taranto - attaccano - sulla situazione del nostro ospedale è grave ed inquietante».
Il Gruppo Misto di opposizione propone «almeno temporaneamente, di ridurre il personale impegnato presso le Guardie Mediche, destinando alcuni medici presso il Pronto Soccorso per la trattazione dei codici sanitari con minore complessità. Contestualmente si potrebbe prevedere l’assunzione come avviene in altre Regioni italiane di nuovi medici attraverso le agenzie private».